Sotto accusa c'è il criterio con il quale da Viale Trastevere è stata realizzata la fase B. La migrazione forzata prodotta dall'algoritmo del Miur viene contestata dai docenti precari perché, a loro dire, è saltata ogni logica. Il coro unanime che si solleva dalla categoria di docenti è quello di “lotteria” oppure, come dichiarano i sindacati, di “roulette russa” che costringe intere famiglie a rivoluzionare la propria esistenza. Sono passati soltanto pochi giorni dall'avvio della fase nazionale del piano di assunzioni e le polemiche non accennano a placarsi.
Dal Ministero dell'Istruzione di Viale Trastevere assicurano che avevano già collaudato l'algoritmo prima di partire ufficialmente. Il fatto è che se occorreva coprire le esigenze di organico del nord allora non si spiegano casi come quello della docente di Pesaro trasferita a Trapani. Qualcosa è andato storto, dicono molti insegnanti.
Ci vuole trasparenza
Più volte i docenti precari sono stati ingannati dalle contraddittorie dichiarazioni di Davide Faraone e di altri funzionari del Ministero dell'istruzione, motivo per il quale adesso reclamano trasparenza sui criteri di assegnazione delle cattedre. La sfiducia sulla regolarità della fase B è motivata dal fatto che l'assegnazione delle cattedre è avvenuta senza considerare i curriculum.
Si sono verificate situazioni paradossali nelle quali chi aveva il punteggio più alto si è visto trasferire lontano mentre chi era più giù in graduatoria è rimasto vicino casa. Si tratta di casi anomali sui quali si pretende che venga fatta chiarezza e si possa mettere i docenti in condizione di verificare se non ci siano state violazioni nelle procedure di assunzione.
Dal Miur assicurano che non ci sono errori
Riguardo al software della HP Enterprise Services Italia S.r.l non ci sono dubbi che funzioni perfettamente. A dirlo è un funzionario del Miur che rivela come sia stato a lungo collaudato nei giorni precedenti proprio per evitare errori. Certo sarebbe stato meglio, per garantire maggiore omogeneità, considerare diversamente il punteggio in graduatoria dividendolo per tutti gli anni di precariato vantati dai candidati, come ammesso dallo stesso funzionario.
Rassicurazioni che non hanno convinto i precari che attraverso l'iniziativa lanciata da Gessetti Rotti, una delle neo associazioni di categoria costituitasi per tutelare la categoria, invitano i colleghi a firmare la petizione lanciata su Change org. per richiedere al ministro Giannini di pubblicare gli esiti del piano straordinario.