Novità Pensioni e flessibilità in uscita: sì alle penalizzazioni per la pensione anticipatama sostenibili. In un'intervista a Il Corriere della Sera pubblicata oggi 2 settembre 2015 su corriere.it, il Ministro del Lavoro del governo Renzi, Giuliano Poletti, dà una conferma di quelle che sono le intenzioni dell'esecutivo in merito alla riforma delle pensioni, intenzioni che vengono discusse dagli interessati da mesi. Appare sempre più probabile che verranno introdotte, in un modo o nell'altro, delle penalità sulla pensione, riduzioni dell'assegno a chi vorrà andare in pensione anticipata rispetto all'età per la pensione di vecchiaia (se ciò sarà anche per i lavoratori precociè un mistero visto che da ministri e tecnici vari le parole spese per questa categoria sono fin'ora state poche e vaghe), bisogna vedere però di che consistenza e con quali criteri.

Riforma pensioni 2015: pensione anticipata Quota 97, Quota 100, ricalcolo contributivo o cos'altro?

Che i requisiti per la pensione anticipata introdotti dalla Legge Fornero saranno allentati è ormai chiaro, come lo è che si dovrà fare con meno costi possibili per lo Stato e per l'Inps: tra le ipotesi allo studio di governo e Parlamento ce ne sono due in particolare che si “fronteggiano”.

La prima, preferita dai lavoratori pensionandi, è quella ribattezzata proposta Damiano, anche se il presidente della Commissione Lavoro (esponente DEM del PD) non è ovviamente il solo firmatario e sostenitore, anzi l'appoggio è abbastanza trasversale. In sostanza la pensione anticipata sarebbe possibile a Quota 97, cioè almeno con 35 di contributi e 62 di età, con una penalità massima del 2% per ogni anno di anticipo; nessuna penalità a Quota 100, mentre per i precoci ci sarebbe la Quota 41 (anni di contributi) senza penalizzazioni a prescindere dall'età.

Ricordiamo che la Legge Fornero prevede per il 2015 la pensione anticipata per tutti con almeno 41/42 anni e 6 mesi (in aumento nei prossimi anni), con penalità sospese per chi va in pensione tra gennaio 2015 e dicembre 2017 (c'è in ballo la questione di togliere le penalizzazioni a chi ci è andato negli anni passati). Tuttavia questa soluzione è ritenuta dal governo e dall'INPS troppo costosa; ovviamente Damiano non è d'accordo e fornisce altre stime contabili.

Proprio il presidente del'INPS, Tito Boeri, ha proposto invece il ricalcolo col contributivo per la pensione anticipata, ovvero ricalcolare con tale sistema la quota retributiva di chi, ancora nel sistema misto, vorrebbe il prepensionamento. In questo caso si potrebbe arrivare, secondo i calcoli -e le critiche- dei sindacati e degli stessi lavoratori a riduzioni anche del 30% o addirittura di oltre il 40% della pensione (Boeri dice una media del 3.5% per ogni anno di anticipo, ma le contestazioni a questo dato sono molte).

Notizie pensioni oggi 2 settembre: le penalità secondo Poletti

Le ultime notizie sulla riforma pensioni 2015 derivanti dalle dichiarazioni di vari esponenti del governo confermano che la volontà è limitare al massimo la spesa; prende forse piede un'idea di mezzo, ovvero la pensione anticipata col sistema delle Quote ma con penalità più alta del 2% proposta da Damiano. Come esposto nell'aggiornamento Novità pensioni: ultime dichiarazioni Renzi e Fornerola stessa Elsa Fornero accenna alla flessibilità in uscita con penalità fissa al 3-3.5% per ogni anno di anticipo.

Nell'intervista di oggi al Corriere il ministro Poletti afferma “Bisogna reintrodurre un certo grado di flessibilità sulle pensioni perché tenere le persone dentro le aziende è uno dei fattori che impedisce ai giovani di trovare un lavoro...

Secondo me non deve essere per forza a costo zero, le penalizzazioni non possono essere insostenibili”.

Dopo aver dichiarato nei giorni scorsi che “i lavoratori devono abituarsi a vivere con meno”, ora Poletti parla esplicitamente di penalizzazioni: la strada sembra ormai tracciata, non resta che vedere quanto sarà ripida e ricca di ostacoli per lavoratori e pensionati.