Con la riforma della Scuola, non sono cambiate solo le assunzioni e le regole degli Istituti, ma anche la mobilità per i docenti. E in questo momento la mobilità è un argomento che interessa molti, considerato il numero di docenti che stanno ricevendo una proposta di assunzionelontano da casa. Cosa prevede la legge? Il comma 73 stabilisce che la mobilità dall'anno 2016/17 opererà tra gli ambiti territoriali. Che vuol dire? Significa che non sarà possibile richiedere un trasferimento in una specifica scuola, ma solo all'interno di un ambito territoriale (che ancora non sono stati stabiliti, ma che lo saranno entro il 30 giugno 2016).
I criteri per la definizione degli ambiti territoriali potete leggerli al comma 66 della legge 107/2015.
Mobilità 2016/17 della scuola: problemi sulle tempistiche
Come viene fatto giustamente notare dal sito Orizzonte Scuola, sulla mobilità 2016/17 si rileva però un problema di tempistiche. Le domande di trasferimento vengono presentate dai docenti nei mesi di febbraio/marzo. Ma se gliambiti territoriali potranno essere stabiliti entro il 30 giugno 2016, come si fa a presentare domanda? Potrebbe verificarsi che diversi ambiti siano ancora sconosciuti (se non tutti). Per questo motivo, si spera che il Miur apporti un cambiamento alle date (anticipando la scelta degli ambiti territoriali o posticipando la domanda per la mobilità) per permettere ai docenti di presentare una domanda che non sia piena di incognite, come quella presentata per le fasi B e C del piano straordinario di assunzioni.
Le novità dopo la mobilità 2016/17
Dopo che il docente è stato trasferito in un ambito territoriale, potrà proporre la propria candidatura alle scuole in cui vorrebbe insegnare, attraverso la presentazione del curriculum. Sarà il dirigente scolastico a decidere se assumerlo o meno. L'incarico avrà la durata di tre anni, come il POF, e potrà essere rinnovato.
Potranno ricevere proposte dai dirigenti scolastici anche i docenti che non presentano candidature. L'ultima parola spetta comunque all'insegnante, che deciderà se accettare o meno l'incarico e, nel caso di più proposte, quale accettare. Con la pubblicazione del nuovo CCNI sulla mobilità 2016/17 si attende di conoscere nel dettaglio le regole per i trasferimenti del prossimo anno. Resta aggiornato sulla scuola, cliccando il tasto Segui in alto.