E' in continuo fermento il dibattito sulla riforma delle Pensioni che dovrebbe prendere forma nella legge di Stabilità 2016. Il timore dei pensionandi e dei sindacati e che a nuovi criteri più flessibili per il prepensionamento corrispondano pesanti penalizzazioni sugli assegni previdenziali. "La flessibilità in uscita - ha detto il segretario confederale della Cisl - non può compromettere l'adeguatezza dei trattamenti previdenziali. E' necessario - ha sottolineato in una nota stampa Maurizio Petriccioli - che i relativi oneri non vengano addossati esclusivamente sulle spalle dei lavoratori".

Pensioni in anticipo, la Cisl: non al calcolo integrale col metodo contributivo

Tra le proposte più temute dalle organizzazioni sindacali ma anche dalla minoranza del Pd di Renzi quelle del viceministro dell'Economia Morando e del presidente dell'Inps Boeri che prevedono pensioni anticipate praticamente a "costo zero" per le casse dello Stato e dunque da finanziarie con la decurtazione degli assegni da quantificare con il sistema di calcolo contributivo. Una ipotesi che viene bocciata senza se e senza ma dai sindacati, ma anche dalla minoranza dem e dal Nuovo centrodestra di Alfano. La Cisl - così come la Uil e la Cgil - si dice "indisponibile" a queste forme di prepensionamento e chiede che vengano rispettati criteri di "equità" che consentano di "rimettere nella disponibilità dei lavoratori - ha detto Petriccioli - le scelte relative al pensionamento".

Nel frattempo, la Cisl chiede di varare al più presto il provvedimento per salvaguardare per la settima volta gli esodati e di adoperarsi per trovare una soluzione definitiva e strutturale.

La riforma pensioni e la maggioranza del Governo Renzi, proposte Pd e Ap

Nel dettaglio le proposte della Cisl "per la flessibilità nell'accesso al pensionamento" saranno illustrate nei prossimi giorni alla commissione Lavoro della Camera presieduta dal parlamentare della minoranza del Pd Damiano che, così come le parti sociali, dice no alle proposte di Boeri e Morando trovandosi d'accordo con il suo omologo a Palazzo Madama.

"Una volta tanto - ha scritto Maurizio Sacconi (Area popolare), presidente della commissione lavoro al Senato -. È urgente applicare correttamente - ha aggiunto nella sua rubrica sul blog dell'Associazione amici di Marco Biagi - la norma relativa alla 'finestra' di uscita dal lavoro riservata alle donne che maturano i requisiti fino a tutto il 2015.

La legge di Stabilità - ha aggiunto Sacconi - dovrà poi introdurre flessibili età di pensionamento con - ha sottolineato - penalizzazioni ragionevoli e proporzionate".

A sostenere che oggi è possibile introdurre nuove forme di pensione anticipata anche l'ex ministro Elsa Fornero che in una lettera pubblicata ieri sul quotidiano La Stampa ha detto che i sensibili miglioramenti nei conti "grazie" alla riforma pensioni del 2011 che ha salvaguardato la finanza pubblica possono essere utilizzati "per rendere più flessibile la riforma, ovviamente - ha evidenziato - senza scardinarla e senza aggravi'' le casse dello Stati.