Il ministro dell'istruzione Stefania Giannini si è espressa in merito al bonus da 500 euro che servirà a finanziare l’aggiornamento dei docenti della Scuola, garantendo che i soldi arriveranno entro quest'anno. Lo ha detto al Messaggero, in un articolo pubblicato il 7 settembre. Ma che dire degli stipendi e del loro tanto atteso aumento? Non era stato proprio Renzi a promettere un aumento dello stipendio agli insegnanti? Alla domanda, il ministro è stata piuttosto vaga. Ha passato la palla al ministro Madia, per poi definirsi pronta a riaprire la partita.

'La scuola parte già con un piede avanti. Abbiamo messo denaro e cambiato le regole' ha affermato la responsabile del Miur. Ma è davvero così? In effetti le regole sono state cambiate, ma sul denaro ancora si attendono i fatti.In particolare sugli stipendi è da tempo che si è compreso che la propaganda della buona scuola non si riferiva che al bonus da 500 euro più soldi stanziati per i premi al merito che assegnerà il dirigente scolastico, dopo essersi consultato con il Comitato di valutazione. In ogni caso, questi ultimi soldi non riguardano tutti e costituiscono una tantum abbastanza irrisoria.

Ministro Giannini, i precari sono scontenti della riforma

Il Ministro Giannini ha ricevuto pressioni anche sull'argomento assunzioni 2015/16 dei precarie sul loro trasferimento fuori provincia.

Ancora una volta si è difesa affermando che si tratta solo di una minima parte dei docenti assunti (che già dal 10% è salito al 15%). Ha anche detto che nel tempo questo fenomeno, che c'è sempre stato, tenderà a diminuire e non ad aumentare. Ha poi ribadito che il termine 'deportazione' utilizzato da insegnanti e media, le sembra eccessivo.

Al contrario la riforma, fa notare, sta rispettando i tempi previsti. Il programma prevede un anno e mezzo per la sua attuazione e fino a questo momento le tappe sono state rispettate. I tempi per la sua attuazione totale sono di tre anni.

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