Anche per l’anno scolastico 2015-2016 la scuola italiana farà ampio ricorso alle supplenze. Al di là dei proclami della Buona Scuola del Governo Renzi, la “supplentite” resiste, altroché.

Il Messaggero di oggi, 20 settembre 2015, ha fatto i conti delle cattedre ancora da assegnare per l’anno scolastico appena iniziato: in tutto ben 50 mila posti che fanno riflettere su ciò che non ha funzionato nella riforma scolastica di Renzi e del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini.

Il dettaglio delle cattedre rimaste vacanti fase per fare del Piano straordinario delle immissioni in ruolo e, quindi, da assegnare ai supplenti, mostra tutti i punti interrogativi del cammino fatto finora.

Assunzioni scuola anno 2015-2016: tutti i posti vacanti lasciati liberi ai supplenti

Le assunzioni targate 2015-16 hanno preso avvio con le fasi “Zero” e “A”: 29 mila sono stati gli insegnanti immessi in ruolo coprendo sia i posti dei docenti andati in pensione che quelli che l’anno scorso erano coperti da supplenti assunti con contratti a tempo determinato.

La “fase B” di inizio settembre, invece, è stato un mezzo flop: dei 16.210 posti che inizialmente erano previsti, solo 8.522 sono stati assegnati. I rimanenti 7.688 andranno alle supplenze e coperti dagli iscritti alla seconda fascia delle Graduatoria di Istituto, a loro volta estromessi dalla possibilità di partecipare al Piano straordinario delle assunzioni perché non abilitati.

In più, delle 8.522 cattedre assegnate, circa 6.500 andranno comunque ai supplenti: si tratta dei neoassunti alla fase B che, però, hanno preferito approfittare della scappatoia loro concessa dal Miur accettando una supplenza annuale per rimandare la presa di servizio in una provincia lontana al 2016. Numeri alla mano, sono state circa 7 mila le proposte di assunzione in fase B con destinazione fuori regione: quasi tutti dalle province del Sud a quelle del Nord.

Il problema è stato congelato per un anno.

Precari scuola 2015-16, opportunità di supplenza dai vicepresidi da sostituire e dalla fase C

In più bisogna aggiungere circa 1.500 posti che rimarranno liberi dai vicepresidi che verranno esonerati dalla didattica e che necessiteranno di essere sostituti.

In più ci sono i posti che rimarranno liberi dalla fase C del Piano assunzioni: 55.258 neoimmessi tra la fine di novembre e dicembre, molti dei quali, però, dovranno terminare l’anno di supplenza avendone accettata una, nel frattempo. In tutto, dovrebbero essere altri 15 mila posti da assegnare che, sommandoli alle altre supplenze, fa in tutto 51 mila.