La “Buona Scuola” di Renzi e del Ministro Giannini continua a far parlare di se e sempre in termini altamente negativi. Trasferimenti forzati di insegnanti dal Sud al Nord, insegnanti che hanno boicottato la domanda di ammissione alla fase B e C di assunzioni ed i delusi di prima ora, cioè gli abilitati TFA e PAS esclusi da subito dal piano. Per la cosiddetta “deportazione” degli insegnanti, il Miur ci ha messo una piccola pezza rimandando l’esodo di massa all’anno prossimo, quando gli insegnanti assegnati a ruolo ma con una supplenza già attiva hanno potuto rimandare l’ok all’assegnazione.

Ma l’anno scolastico finirà e l’anno prossimo chi ha potuto temporeggiare deve per forza di cose accettare la collocazione, ovunque essa sia. Per i precari storici, quelli non ammessi alle assunzioni, si profila il concorso che dovrebbe uscire il 1° dicembre. Il Ministro Giannini sulle pagine del quotidiano “il Mattino” di Napoli è tornata a parlare del decreto e del concorso sempre con entusiasmo, ma i dubbi restano.

Concorso 2015/2016, le ultime notizie

Il Ministro ha detto che la sua riforma va avanti spedita che le assunzioni vanno bene rivendicando il fatto che un docente fino alla riforma era costretto ad allontanarsi da casa per un posto di supplente, mentre adesso lo fa per un posto a tempo indeterminato.

Inoltre, secondo lei, le domande di ammissione alla fase B e C di ammissione sono andate oltre le previsioni ed il temuto boicottaggio delle domande se c’è stato, ha inciso in minima parte. Ha ragione, anche se per la verità, di tutte le assegnazioni fatte dal MIUR, fino a oggi solo uno su tre ha risposto accettando l’offerta, anche se a dire il vero le risposte dei docenti possono essere inoltrate entro l’11 settembre.

Per gli esclusi dal piano di assunzioni, invece, resta previsto il concorso che dovrebbe essere pronto per dicembre ma al posto delle 60mila assunzioni di cui si parlava, il Ministro ha detto che se ne prevedono 80mila, ben 20mila in più.

Chi parteciperà e cosa si prevede

Il maxi concorso sarà rivolto a chi non è riuscito ad essere incluso in queste fasi di chiamata alla cattedra, ma soprattutto a chi non ha neanche potuto partecipare alle assunzioni di questi giorni.

Gli abilitati dei Tirocini Formativi Attivi (TFA) e quelli dei Percorsi Abilitativi Speciali (PAS) sono stati tagliati fuori dalle assunzioni perché le loro abilitazioni ad insegnare non erano riconosciute come valide. Nonostante prove di abilitazione, esperienza notevole durante gli anni di lavoro, per questi la porta della “Buona Scuola” non si è aperta. Per loro adesso c'è il concorso per abilitatiper cuisi prevede che a fronte degli 80mila posti disponibili e da assegnare per il triennio 2017/2019 di domande ne arriveranno quasi 200mila. Per chi vincerà il concorso poi, nonostante le abilitazioni raggiunte e l’esperienza maturata, bisognerà fare tre anni di tirocinio (sottopagato) e nuovi esami e corsi.

Peggio per chi non dovesse entrare negli 80mila perché per moltissimi docenti significherebbe dover attendere un nuovo concorso dopo il 2019 a cui vanno aggiunti i tre anni di tirocinio come detto prima. Senza voler sconfortare nessuno, possiamo dire che il concorsone è l’ultima possibilità per i docenti di trovare la stabilità lavorativa, dopo o si lasceranno da parte i sogni e si cambierà lavoro o bisognerà attendere anche 10 anni per lavorare in questa “Buona Scuola”.