Per i lavoratori non ci sono soldi mentre per i clandestini si. Questa la reazione di Matteo Salvini alla luce delle ultime notizie sulla riforma Pensioni che ad oggi, 8 settembre 2015, vedono pericolosamente traballare il cantiere della previdenza. Questo nonostante il Premier Renzi si sia mostrato disponibile verso la flessibilità in uscita, se a costo zero per le casse dello Stato. Inevitabile la reazione del leader della Lega Nord che sul tema pensionistico ha sempre dichiarato di voler cancellare la riforma Fornero.

Parla Salvini, ultime notizie pensioni: Renzi vergognoso!

“Il governo non toccherà la Legge Fornero, almeno fino all'anno prossimo, perché non trova i soldi – scrive su Facebook Matteo Salvini - Ma per mantenere 100.000 clandestini i soldi li trova”, conclude l’affondo del segretario del Carroccio. Proprio nei giorni scorsi la Lega aveva rilanciato le sue proposte per la pensione anticipata, sostenendo il DDL Damiano, la proroga dell’opzione donna, la settima salvaguardia degli esodati e presentando una propria soluzione alternativa sulla quota 100.

Sempre nelle ultime settimane, attraverso l’onorevole Fedriga, il Carroccio aveva anche rilanciato la reintroduzione della pensione di anzianità, esprimendo la volontà di votare qualsiasi cosa andasse nella direzione di “demolire” la riforma pensioni Fornero.

In quella sede, poi, è stata annunciata la presentazione di una proposta di legge volta a favorire la famiglia, con la possibilità per le madri che restano a casa ad accudire i figli di godere dell’assegnazione di contributi validi ai fini pensionistici.

Alla luce delle ultime notizie sulla riforma pensioni 2015, dunque, il governo Renzi dovrà muoversi in un campo lastricato di insidie che vedrà le opposizioni fermamente contrarie ad un’eventuale flessibilità a spese dei lavoratori e questi ultimi pronti a mobilitarsi, dopo mesi di aspettative alimentate da accelerazioni e frenate improvvise da parte dei principali esponenti della politica. La maratona della Legge di Stabilità è appena iniziata, l’impressione è che se ne parlerà ancora a lungo.