Se c'è un dato di fatto che riguarda tutte le recenti discussioni intorno alla riforma, alla 'Buona Scuola' renziana e alle procedure per il concorso scuola 2015-2016, ebbene questo riguarda i docenti abilitati in II fascia delle Graduatorie d'Istituto, che, dopo aver lavorato nelle scuole italiane e aver seguito percorsi formativi altamente specializzati, sono stati esclusi dal piano assunzioni scuola per il 2015-2016. Si tratta di una vera e propria 'vergogna', ma, ancor di più, di una vergogna di cui nessuno sa niente se non quelli che vengono chiamati gli 'addetti ai lavori'.

Gli italiani, in linea di massima, stanno semplicemente ascoltando gli annunci trionfali di Matteo Renzi, il quale sottolinea come la riforma della scuola da lui fortemente voluta rappresenti una vera e propria svolta epocale nel sistema italiano della formazione; il motivo è semplice: se non si riesce a raggiungere canali mediatici di una certa forza, alcune vicende scompaiono o semplicemente non appaiono, e questo è il destino degli abilitati tramite TFA, PAS e SFP. Pochi sono stati i giornalisti che hanno deciso, sulle colonne di giornali importanti o all'interno di trasmissioni televisive molto seguite, di porre questa questione e pochi hanno sottolineato l'assurdità del nuovo concorso scuola previsto per il 2015-2016.

Le contraddizioni e la vergogna del concorso scuola 2015-2016

Al di là di quanto venga effettivamente raccontato dai grandi media, la riforma della scuola di Renzi fa acqua da tutte le parti, non soltanto il piano assunzioni scuola non ha svuotato realmente le GaE, ma ha anche previsto l'istituzione di un organico di potenziamento formato da docenti 'tappabuchi', utilizzati semplicemente per permettere un risparmio sulle supplenze brevi e guarire i docenti precari dalla 'supplentite'.

Intanto, ci sono decine di migliaia di docenti abilitati che non solo hanno svolto servizio nelle scuole ma sono stati selezionati duramente attraverso un percorso altamente formativo e specializzante: per questi docenti, l'unica speranza, all'età media di più di trent'anni, è il concorso scuola 2015-2016. Le prove, come rivelato di recente da Corrado Zunino, non dovrebbero vertere sulle conoscenze disciplinari ma sulle competenze e la capacità di gestire una lezione e un gruppo classe: senza criteri di oggettività e senza alcuna idea reale sui motivi per cui insegnanti esperti dovrebbero sottoporsi a delle prove, la 'Buona scuola' proseguirà nel silenzio assoluto dei media e delle istituzioni.

C'è poi anche il caso dei docenti senza abilitazione, i quali hanno svolto spesso e volentieri anche loro attività di insegnamento e di supplenza, per i quali è preclusa anche la strada del concorso scuola 2015-2016. Per loro si tratta di attendere un nuovo TFA o un nuovo PAS (molto meno probabile) e poi per il 2019 (se la tempistica verrà rispettata) un nuovo concorso a cattedra. Insomma, la soluzione poteva essere molto più semplice: dal momento che arrivano costantemente polemiche da parte dei docenti che si trovano con classi di 30/35 studenti, bastava ridurre il numero di allievi per classe (l'unica strada per rendere realmente l'insegnamento formativo), assumere, dunque, un numero ben maggiore di docenti (anche gli abilitati della II fascia delle GI) e aprire il concorso scuola ai non-abilitati.

Questa sarebbe stata l'unica strada per risolvere il precariato e permettere alla scuola italiana di riprendersi: non è stato così e un governo che non si occupa della formazione scolastica e civile dei propri cittadini molto probabilmente ha fallito nei suoi compiti. È tutto con gli ultimi approfondimenti sul concorso scuola 2015-2016; per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.