Il contratto dei dipendenti della Pubblica Amministrazione, e della Scuola nello specifico dato che rappresenta il settore più corposo, slitta di un anno. Se ne riparlerà alla fine del 2016, anno per il quale il Governo Renzi ha stanziato per ora la somma di 200 milioni di euro per gli aumenti contrattuali, centomila in meno rispetto alle indiscrezioni della vigilia.

Per gli insegnanti qualche spicciolo in più in busta paga: se con 300 milioni di euro di stanziamento si calcolavano 7 euro netti mensili, con l’aggiornamento dei fondi l’aumento è ancora più ristretto.

Briciole rispetto a quello che avrebbe dovuto essere l’aumento: Italia Oggi calcola che per un rinnovo che pareggi il settore privato occorrerebbe incrementare di 70 euro le buste paga, ma per il Governo la spesa si aggirerebbe sul miliardo e 200 milioni all’anno.

Aumenti in busta paga del personale scuola: è un acconto, statali come i pensionati?

In ogni modo, la somma stanziata è da considerarsi come acconto sul vero rinnovo contrattuale che avverrà presumibilmente alla fine del 2016: lo si legge nel disegno di legge sulla stabilità. Ma, a ben vedere, con questa piccola somma il Governo Renzi si mette al riparo da possibili ripercussioni derivanti dall’applicazione della sentenza della Corte costituzionale di fine luglio sul mancato rinnovo dei contratti degli statali, un po' comesuccesse con i mancati aumenti delle pensioni: un contentino.

Il rinnovo contrattuale passerà attraverso la trattativa del Governo con i sindacati e con le Rsu che, però, rischiano di vedere il proprio peso indebolito per la sparizione delle sigle più piccole conseguenti all’accorpamento degli attuali 12 a 4 settori pubblici. Su quest’ultimo punto si attende l’approvazione della riforma Madia: la scuola verrebbe legata all’Università ed alla Ricerca.

In poche parole, la strategia governativa passa dalla definizione dei nuovi comparti del settore pubblico per poi poter giostrare più agevolmente nella trattativa con le Rsu tra un anno.

Rinnovo contratto scuola e statali: le posizioni dei sindacati

Proprio sul modesto aumento in busta paga del personale scuola si stanno organizzando le sigle sindacali: Francesco Scrima della Cisl Scuola reputa una provocazione l’incremento dei 7 euro netti (che, in base alle somme stanziati nella Manovra 2016 sono ancora meno).

“E non si venga a parlare del bonus formazione di 500 euro – tuona Scrima – Son un riconoscimento professionale a favore degli insegnanti e non risolvono la questione del contratto fermo da 6 mesi”.Pino Turi, della Uil Scuola è sulla stessa linea: “Nonostante la sentenza della Consulta, mi pare chiaro che il Governo non voglia rinnovare i contratti degli statali”.