I diplomati magistrali tornano a far sentire la loro voce attraverso l'iniziativa del loro rappresentante Liberato Gioia. L'ostracismo nel quale il Partito Democratico ha lasciato i diplomati magistrali fuori da ogni possibilità di intervento legislativo che sani la loro situazione, ha convinto i membri del comitato a scrivere una lettera ai politici guidati da Matteo Renzi. Ormai è emorragia di consensi per il Partito Democratico che ovunque perde pezzi con la fuoriuscita di tanta gente dai circoli locali. La lettera inviata da Liberato Gioia è secca nei toni e decisa nelle richieste.
Si vuole l'inserimento nelle Graduatorie ad esaurimento dei diplomati altrimenti non voteranno mai più il PD. E l'avvertimento risuona molto più di un semplice monito data la vicinanza con le prossime elezioni locali e la migrazione dei voti verso le altre formazioni politiche di opposizione.
Adeguamento imprescindibile
Ormai anche i giudici dei tribunali del lavoro di tutta Italia si stanno conformando alla linea comune per la quale il diploma magistrale conseguito prima del 2001/2002 possiede valore abilitante. Basti citare le sentenze dei giudici di Pordenone, Gorizia e Pistoia dove si è verificato il primo caso in Toscana di precaria immessa in Gae. Si tratta di un convincimento espresso anche nelle motivazioni delle sentenze dove si legge testualmente che è illegittimo escluderli dalla partecipazione al piano straordinario di assunzioni della legge 107.
Tanto vale che il Miur si adegui e li inserisca tutti, ma per fare questo occorre un intervento legislativo improntato alla buona politica e al senso della giustizia.
La lettera
Nella missiva inoltrata da Liberato Gioia viene richiamata ancora una volta la circostanza per la quale i diplomati magistrali sono buoni per le supplenze a tempo determinato in ogni località italiana ma non giudicati idonei al ruolo.
Compressi in Graduatorie di Istituto totalmente sature di aspiranti, sempre in attesa di una convocazione che non si sa mai se arriva. Eppure già molti tribunali hanno decretato il valore abilitante del diploma magistrale riconoscendo il diritto a partecipare al piano di assunzioni. Continua accennando anche alla ingiusta discriminazione ulteriore alla quale sono soggetti per via del prossimo concorso al quale dovranno partecipare, come se non bastassero gli anni di supplenze e il titolo conseguito. E' solo una tattica ostruzionistica del Miur per non assumere. Per questi motivi i diplomati magistrali dicono basta e non voteranno più il PD finché non ci sarà per loro l'inserimento in Gae.