La reazione contrariata dei sindacati non si è fatta attendere. L'annuncio di Renzi che per quest'anno non se ne fa nulla per ciò che attiene le modifiche all'uscita anticipata dal lavoro, ha subito scatenato l'ira dei sindacati. Le parole di Renzi hanno avuto un duplice effetto: il primo la reazione dei sindacati e la loro ferma presa di posizione contraria al rinvio, la seconda di compattare e rinsaldare su questo scottante e tormentato versante il fronte sindacale. Cgil, Cisl e Uil, subito dopo l'annuncio di Renzi a Fabio Fazio durante la trasmissione “Che tempo che fa” in onda su Rai 3, all'unisono hanno commentato negativamente la notizia.
Le parole del premier si sono abbattute come un fulmine a ciel sereno sull'orizzonte pensionistico italiano e sulle teste degli italiani. Sulla testa di chi da anni è in attesa di vedere coronato il proprio sogno di andarsene finalmente in pensione, a riposo.
Per la Cgil la notizia è irreale, la Uil continuerà la protesta, la Cisl si chiede se è una cosa seria
Domenico Proietti, responsabile confederale della Uil, sostiene che il governo ha commesso un gravissimo errore, un “autogol”, perchè si continuano a penalizzare ultrasessantaduenni e giovani che vedono sempre più lontano un posto di lavoro, per loro l'immissione nel mondo è ormai un miraggio. Proietti aggiunge che la Uil non demorde e continuerà le agitazioni in atto con la speranza che nel corso dell'iter parlamentare di approvazione della legge si possano trovare fondi e modalità per dare una risposta positiva alle attese dei lavoratori e dei giovani.
Per Susanna Camusso, leader incontrastato della Cgil, l'annuncio del presidente del consiglio, Matteo Renzi che il governo non è ancora pronto neanche per aggiustamenti per alcune categorie particolarmente colpite dalla legge Fornero (leggi esodati, precoci, donne) “è una narrazione dell'irrealtà", il governo è bocciato senza appello “poteva "studiare di più" aggiunge sarcasticamente la Camusso.Per laCisl di Annamaria Furlan, bisogna dare subito una risposta alle imprese, ai tanti giovani in attesa di un lavoro e a tutti i lavoratori.
"Vogliamo capire se questa è una cosa seria o se sono solo annunci” come spesso si è fatto in questo periodo, afferma la leader Cisl. Il cielo è grigio, fosche nubi si addensano all'orizzonte. Nubi passeggere o presagi di tempeste in campo sociale? Questo lo sapremo a giorni. Voi seguiteci, intanto cliccate su “segui” per essere sempre aggiornati.