Pensione anticipata addio, abbiamo scherzato. Renzi fa “marameo” ai pensionandi a Che Tempo Che Fa, la trasmissione televisiva di Fabio Fazio in onda su Rai Tre. Il premier mette in atto un clamoroso passo indietro sulla riforma previdenziale, facendo intendere che la manovra non è all’ordine del giorno o comunque non rappresenta una priorità per la Legge di Stabilità a cui il su governo sta lavorando. Brutte notizie, quindi, per tutti coloro che auspicavano in novità positive per risolvere le più complesse questioni: soprattutto i precoci paiono essere completamente fuori dall’agenda di Palazzo Chigi da dove sono arrivate aperture solo per l’opzione donna e per gli esodati, altri grandi temi che abbiamo raccontato in questi anni.

Renzi da Fazio: Pensione anticipata solo con numeri chiari

“Senza saggezza, senza numeri chiari si fa danno – ha dichiarato perentoriamente il Presidente del Consiglio - Proporremo una soluzione solo quando tutti i numeri saranno chiari”. Difficile interpretare il politichese ma non si tratta di certo di parole che lasciano intendere un intervento immediato e definitivo nella partita che riguarda la pensione anticipata per i lavoratori precoci.

Diversa, comunque, potrebbe essere la situazione di esodati e donne per i quali all’unisono i politici sembrano lasciar trasparire la volontà di chiudere definitivamente le vertenze nella prossima manovra.

La riforma pensioni si farà ma ‘a modo loro’

L’unica soluzione per la pensione anticipata sembrata più attendibile alla luce delle ultime notizie risalenti alla scorsa settimana è quella che vede il prestito pensionistico a carico delle aziende, con l’intervento dello Stato solo marginale.

Abbiamo chiarito tutte le nostre perplessità legate soprattutto all’attuabilità di una manovra che sarebbe opzionale e poco fattibile per le nostre imprese, già messe in ginocchio dalla crisi economica e da politiche fiscali spesso poco amichevoli. Staremo a vedere quello che sarà il seguito alle parole di Renzi: se il buongiorno si vede dal mattino, c’è davvero poco da essere speranzosi alla vigilia della Legge di Stabilità.