A meno di 24 ore dal consiglio dei ministri "preliminare" convocato per fare il punto sulla manovra economica e finanziaria che sarà poi varata il 14 ottobre, il presidente del Consiglio Matteo Renzi spiega che non sarà possibile introdurre misure di flessibilità per i prepensionamenti. Rinviata al prossimo anno, dunque, la riforma Pensioni. E a quanto pare anche la settima misura di salvaguardia per gli esodati che era data per scontata, pare di capire che la scelta dell'esecutivo potrebbe essere quella di intervenire nel 2016 ma con un provvedimento strutturale e definitivo e non più parziale.

E a questo punto non si capisce se sarà risolta la situazione dei 2.500 insegnanti della Quota 96 scuola. Mentre non ci dovrebbero essere passi indietro sulla proroga dell'opzione contributivo per la pensione anticipata delle donne.

Pensioni, Renzi: non abbiamo ancora trovato la soluzione

"Non abbiamo ancora trovato la soluzione - ha detto oggi il premier rimangiandosi le promesse fatte in questi mesi - per consentire di andare in pensione un paio d'anni prima". Nonostante il via libera all'utilizzo del decifit secondo i criteri di flessibilità previsti dall'Unione europea che consente di avere più risorse a disposizione, il problema sulla questione previdenziale resta quello legati ai costi troppo alti per le casse dello Stato attualmente tutelate anche dalla legge Monti-Fornero.

L'operazione di spending review che avrebbe dovuto portare in cassa almeno 11 miliardi di euro, di risparmi ne ha prodotti appena 5 miliardi. Renzi, adesso, dopo mesi di annunci e promesse, sembra temere che la gatta frettolosa possa fare i gattini ciechi e che sulla questione previdenziale vi è più che mai la necessità di agire con cautela e "saggezza".

Fisco, il premier su Rai3: siamo i primi ad abbassare le tasse

"Se s'interviene sulle pensioni senza saggezza - ha affermato il primo ministro a Che tempo che fa da Fabio Fazio su Rai 3 - si fa danno. Quindi - ha aggiunto - proporremo la soluzione nel 2016, quando i numeri - ha spiegato rinviando di fatto la riforma pensioni - saranno chiari".

Il premier ha dunque ribadito che la finanziaria 2016 sarà focalizzata in particolar modo sulla riduzione della pressione fiscale. Prima via Imu agricola e Tasi sulla prima casa, poi superammortamenti e Ires. "Siamo i primi - ha sottolineato Renzi nell'intervista a Che Tempo che fa su Rai 3 - ad abbassare davvero le tasse".