Pensioni con Opzione Donna: il tema è discusso ormai da tanti mesi, sebbenele proteste e le rivendicazioni femminili si trovano quasi esclusivamente sul web. I media, come in tante altre occasioni, hanno scelto di non dar troppo risalto alla tematica. Eppure la forza delle donne in alcuni casi ha valicato anche questo muro. Il 'Gruppo Opzione Donna Proroga al 2018' non si è limitato a partecipare ai presidi davanti alle prefetture. È riuscito a farsi ricevere dal Ministero del Lavoro lo scorso 5 ottobre e a partecipare alla trasmissione Mimandaraitre il 14 ottobre.
La richiesta è che Opzione Donna possa essere prorogata fino al 2018, in modo che tante altre donne possano usufruire di questa opportunità di pensione anticipata. Quali sono le ragioni portate avanti dal Gruppo? Le elenchiamo di seguito.
Opzione Donna, pensione anticipata fino al 2018: perché?
Il Gruppo Opzione Donna Proroga al 2018 chiede al Governo l'estensione di Opzione Donna fino al 31/12/2018, proroga richiesta anche da varie forze politiche. Sono cinque le motivazioni principali che dovrebbero indurre il Governo ad accettare questa proposta, motivazioni che ci hannochiesto di far conoscere a tutti:
La maggioranza delle lavoratrici si ritrova con la necessità di conciliare le responsabilità familiari con quelle lavorative. Ma a 57/58 anni destreggiarsi fra le due cose inizia a diventare difficile. La pensione anticipata è la soluzione migliore per migliaia di donne.
Considerata l'attuale crisi economica, chi non ha più un lavoro eviterebbe di pesare sulla società per diversi anni, dovendo usufruire di ammortizzatori sociali o Naspi.
Per lo Stato, Opzione Donna costituisce un risparmio ne nel lungo periodo, grazie al fatto che l'assegno è calcolato col sistema contributivo.
Mandare in pensione diverse lavoratrici favorirebbe il ricambio generazionale, diminuendo la disoccupazione giovanile.
La proroga concede alle donne la libertà di scegliere cosa fare della propria vita, anche di rinunciare ad un 20/30 percento dell'assegno pensionistico pur di lasciare in anticipon il mondo del lavoro.
Le donne non si fermano.
Attraverso la loro pagina Facebook e in tanti altri modi continuano a portare avanti la loro lotta per ottenere una proroga delle pensioni con Opzione Donna fino al 2018. In una lettera al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il Gruppo ha scritto: " Rimetta a posto le cose lei, Matteo Renzi, dimostri che non sono 'roba' di poco conto i cittadini della Repubblica Italiana; 'roba di poco conto' per voi, perché per noi, per le Donne di Proroga al 2018, i cittadini di questa Repubblica sono Patrimonio dell'Umanità." Il Governo farà ancora orecchie da mercante alla voce del popolo?