I temi centrali trattati dal ministro Poletti, nel Videoforum di RepubblicaTv,sono la flessibilità in uscita ed i fondi per gli esodati. Per laflessibilità verrà fatta una proposta nel 2016, mentre èstata raggiunta quasi totalmente la copertura totale dei fondi necessari a sostenere la situazione degli esodati. Poletti, quindi, si dice soddisfatto dei risultati raggiunti e considera il lavoro fatto dal Governo Renzi completo: secondo il ministro non si sarebbe potuto fare di più per tutelare chi era rimasto fuori dal mondo del lavoro.

Flessibilità in uscita nel 2016

Molti sono i messaggi che il ministro Poletti ha ricevuto in merito a sollecitazioni poste da chi considera di non essere stato sufficientemente tutelato: tra i tanti spicca quello di un esodato che non era rientrato, per mancanza di criteri oggetti, nell'ultima salvaguardia. L'esodato in questione ha fatto opera di denuncia della sua difficile situazione economica ed a lui si accodano almeno altre 20 mila persone. Poletti ha ribattuto facendo la seguente affermazione, direttamente dalla testata di Repubblica: "Abbiamo recuperato la settima salvaguardia, che per noi è l'ultima: ci sono 32 mila nuovi salvaguardati, arriviamo a 170 mila persone, l'obiettivo stimato inizialmente".

Poletti ha proseguito affermando di essere a conoscenza della difficile situazione economica di moltissime persone: quest'ultime non rientrano nell'ultima salvaguardia, ma hanno comunque perso il lavoro, trovandosi senza una fonte di reddito certa e sono anagraficamente troppo giovani per accedere alla pensione. Egli si dice soddisfatto del risultato raggiunto: la copertura necessaria è stata quasi totalmente raggiunta per le persone che rientrano nella fascia degli esodati.

Stabilità: fondi per esodati, part time per over 63

Poletti ha affermato che è volontà del Governo Renzi trovare tutti i fondi per chiudere la questione esodati:manca poco per riuscire a trovare l'intero importo necessarioper garantire una copertura economica totale. A tal proposito, direttamente da Repubblica, queste sono state le parole di Poletti: "Nell'arco del 2016 saremo in grado di fare una proposta sulla flessibilità in uscita dal lavoro.

Non siamo stati ancora così bravi da riuscire a risolvere questo problema, che è figlio anche del fatto che la contabilità dello Stato deve avere una copertura nell'anno in cui si realizza". Poletti ribadisce quanto già affermato da Renzi: ovvero, non è possibile permettersi operazioni di bilancio affrettate e che potrebbero andare a nuocere ad una situazione già molto delicata. Infine, il ministro, ha trattato anche l'argomento del part time per gli over 63: la possibilità quindi di accedere ad un part time del 40% o del 60% ai quei lavoratori che, entro il 2018, raggiungono i requisiti necessari richiesti per accedere alla pensione. Su questa questione, Poletti ha messo a punto una proposta che ritiene equa: ovvero è stato posto il blocco sull'indicizzazione delle pensioni che superano di tre volte il minimo Inps.

Quest'operazione ha permesso di trovare i fondi per sostenere le spese del part time agli over 63: i contributi per chi accede a questa forma di lavoro, avendo maturato i requisiti richiesti, compresa l'età anagrafica, verranno sostenuti in parte dallo Stato.