Accettereste un taglio alla vostra pensione pur di beneficiare di un'uscita anticipata dal lavoro? Nella pratica, quasi la metà delle persone a cui è stata rivolta questa domanda harisposto in maniera affermativa. È il risultato di un sondaggio portato avanti dall'istituto di ricerca Swg per conto di Confesercenti. I risultati, seppure con degli ovvi distinguo, mettono in mostra come il tema della previdenza resti al centro delle preoccupazioni e dei desiderata di moltissimi italiani. Entrando nel dettaglio dei dati, si evince come circa il 49% dei soggetti ha risposto di vedere di buon grado una riduzione del proprio vitalizio in cambio di un pensionamento anticipato, a patto che resti limitato.

Infatti, solo il 2% degli intervistati sarebbe disponibile a qualsiasi taglio pur di ottenere il prepensionamento, mentre le percentuali si riducono in modo deciso già in soglie di riduzioni che vannodal 10% al 15%. Vi è poi da rilevarecome un'ampia parte della platea (corrispondente al 29%) si è detta comunque indecisa davanti ad una simile proposta.

Riforma pensioni, arriva una nuova proposta di flessibilità da parte di Confesercenti

Nel frattempo il tema della flessibilità in uscita dal lavoro si arricchisce di una nuova proposta, questa volta in arrivo proprio dall'associazione che ha commissionato il sondaggio riguardante la questione delle Pensioni anticipate. Secondo Confesercenti, l'Inps dovrebbe valutare l'avvio di una nuova staffetta generazionale che non preveda alcun tipo di riduzione nello stipendio o nella pensione per chi scegliesse di passare al part time.

L'impresa, in cambio, garantirebbe l'ingresso di un giovane, avviando in questo modo il ricambio generazionale. Per le casse pubbliche invece, l'operazione resterebbe a costo zero. Secondo le stime dell'Associazione, questa strategia potrebbe permettere di avviare100.000 giovani al lavoro, considerando l'impatto che la misura potrebbe avere tra le imprese che hanno dai 6 ai 60 dipendenti.

"Il problema della flessibilità si lega a doppio filo con quello dell'occupazione giovanile" spiega Mauro Bussoni, Segretario generale Confesercenti, secondo cui "bisogna cercare di sacrificare il meno possibile il lavoratore anziano uscente".

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