Manca ormai pochissimo alla pubblicazione del bando di concorso nazionale indetto dal Ministero dell'Istruzione secondo quanto previsto dalla legge 107: la data ultima nonchè quella prevista per la sua uscita è il primo dicembre prossimo.

Un nuovo concorsone a quattro anni di distanza dall'ultimo del 2012, quello voluto dall'ex ministro Profumo: i posti a disposizione, come riportato dal noto portale 'Tecnica della Scuola, dovrebbero essere 90 mila con una 'quota' di partecipanti stimata in non meno di 200.000 insegnanti abilitati non di ruolo.

Chi potrà partecipare, dunque, a questo nuovo concorso 2015/6 e chi, invece, ne resterà escluso?

Scuola e concorso 2015/6: esclusi i docenti in ruolo, compresi i neoassunti fase C

Innanzitutto, il comma 110 della legge 107 stabilisce che non potranno candidarsi alla selezione i docenti già in ruolo, con contratto a tempo indeterminato, compresi tutti coloro che verranno assunti nell'organico di potenziamento, ovvero gli oltre 55.000 insegnanti che sono stati chiamati nell'ambito della fase C.Sempre il comma 110 specifica che la candidatura potrà essere inviata solo dai docenti già in possesso di un'abilitazione, per quanto riguarda i posti comuni, e della relativa specializzazione per ciò che concerne il sostegno. In merito al personale educativo, rimarranno valide le disposizioni fin qui attuate in occasione delle procedure concorsuali.

News concorso 2015/2016: diplomati magistrali ante 2001/2 e docenti con più di 36 mesi di servizio

Ci sono, però, alcuni nodi da sciogliere, come per esempio quello relativo agli insegnanti che possiedono il titolo di diploma magistrale ante 2001/2002: a questi docenti verrà consentita la partecipazione al concorso a cattedra 2015/6 per la scuola dell'infanzia (già tra l'altro esclusa dalla riforma Buona Scuola) e per quella primaria?

Le possibilità che venga riconosciuto tale diritto sono attualmente piuttosto scarse, nonostante una corposa giurisprudenza che, giorno dopo giorno, sta rinfoltendosi di sentenze tutte a favore del loro inserimento nelle Graduatorie ad Esaurimento: lo scorso 12 novembre, infatti, la V commissione bilancio del Senato ha bocciato un emendamento alla legge di stabilità che prevedeva l'ingresso in GaE per i diplomati magistrali.

C'è poi da risolvere la controversia riguardante i docenti di seconda fascia d'istituto, quella riguardante la sentenza della Corte Europea che ha riconosciuto il diritto di immissione in ruolo per coloro che hanno maturato già i 36 mesi di servizio: la legge, purtroppo, non parla di stabilizzazione e, dunque, anche questi insegnanti dovranno, con tutta probabilità nonchè inspiegabilmente, ricominciare da zero, dalla domanda per il concorso 2015/2016. Un altro ingiustificato controsenso della riforma Buona Scuola che, ostinatamente, non ha voluto tener conto di ciò che ha ordinato l'Europa.