Nel corso dell'incontro fra il Miur e i sindacati della Scuola riguardanti le procedure per il reclutamento si è parlato anche di precari abilitati con oltre 36 mesi di servizio. Il Miur ha comunicato ai rappresentanti dei sindacati che la legge prevede un modello per l’accesso diverso da quello attuale, riservato a coloro che sono in possesso di un diploma di laurea magistrale o di un diploma accademico di secondo livello. L’assunzione si concretizzerebbe con un contratto a tempo determinato di 3 anni, di cui uno per ottenere la specializzazione e due di tirocinio.

La UIL ha fatto delle richieste specifiche a favore dei precari abilitati con almeno 36 mesi di servizio, per cui esiste una sentenza della Corte di Giustizia europea dello scorso 26 novembre 2014, che andrebbe rispettata. Una di queste consiste nell'inserimento nelle GaE. In cosa consiste la seconda proposta?

Concorso a cattedra con sola prova orale per precari oltre 36 mesi

Se la richiesta di inserimento in GaE per i docenti precari con serviziooltre i 36 mesi non potesse essere accolta dal Miur, la UIL ha un'altra soluzione accettabile: la possibilità di partecipare al prossimo concorso a cattedra, il cui bando è in dirittura di arrivo e si conoscono anche i numeri, dovendo affrontare solo la prova orale, che consisterà nella simulazione di una lezione.

Ovviamente, la metà dei posti di concorso spetterebbero comunque ai docenti inseriti nelle Graduatorie ad esaurimento. Come fa notare Orizzonte Scuola, questa possibilità non è prevista dalla legge attuale, per cui risulta abbastanza difficile che il Miur possa, in tempi così brevi, decidere di apportare una modifica al bando (la cui approvazione è già stata richiesta al MEF).

Per tali motivi siamo portati a credere che gli abilitati oltre i 36 mesi non potranno accedere al concorso per via privilegiata, affrontando la sola prova orale. La UIL ha pure fatto presente che dopo la conclusione della fase C delle assunzioni 2015/16, resteranno vuoti più di 10mila posti, posti che potrebbero essere assegnati ai docenti che sono iscritti in GaE attraverso una riapertura della procedura di immissione in ruolo.

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