Quella che è appena iniziata è una settimana decisiva per le poche modifiche alle norme sullepensioni nella legge di Stabilità 2016, attualmente in discussione al Senato. Dopo la bocciatura del Presidente del ConsiglioMatteo Renzi sulle proposte formulate dall’Inps, sono attese delle limitate variazioni al testo di legge elaborato dal governo, da applicare già dal 2016.

Prestito pensionistico, ecco le novità che il Governo Renzi potrebbe portare nella Stabilità 2016

Torna alla ribalta, innanzitutto, il progetto del prestito pensionistico nella nuova elaborazione dei piddini Magda Zanoni, la relatrice e Giorgio Santini, capogruppo della commissione bilancio.

Messo da parte nelle ultime settimane, il prestito pensionistico assicurerebbe un mensile di circa 800 euro per i contribuenti in difficoltà lavorativa che si trovano a due, massimo tre anni dall’andare in pensione di vecchiaia. Si tratta, come nello schema iniziale, di un vero e proprio prestito, con l'applicazione delmeccanismo del rimborso da parte del percettore, da effettuarsi dopo l’andata effettiva in pensione.

La somma anticipata sarebbe a carico sia dell’azienda nella quale il contribuente lavora che dello Stato.

Proroga opzione donna e estensione no tax area

Quella del prestito pensionistico non è l’unica novità che potrebbe arrivare dalla legge di Stabilità 2016: rispetto all'attuale normativa, infatti, è allo studio anche l’estensione dell’opzione donna: l'idea è quella di darel’opportunità della scelta anche alle lavoratrici che maturino i requisiti dopo la finedel 2015.

Il meccanismo rimarrebbe uguale, con l’opzione concessa alle lavoratrici di 57 o 58 anni e l’adozione del sistema contributivo nel calcolo della pensione.

Si parla anche dell’allargamento della no tax area nel calcolo dell’Ipref: in questo caso le novità riguarderebbero coloro che sono già in pensione e che percepiscono assegni modesti.

La no tax area ridurrebbe la tassazione Irpef dai 150 ai 200 euro annui già a partire dal 2016, anziché dall’anno seguente come previsto dal testo della legge di Stabilità arrivato al Senato.

Pensione anticipata, rinvio del provvedimento al 2016: quale sarà la decurtazione?

Per la vera e propria riforma della pensione anticipata, fa sapere Il Messaggero, occorrerà attendere ancora.

Nella migliore delle ipotesi se ne riparlerà l’anno prossimo partendo dall’idea di base di una flessibilità che permetta di anticipare di tre o quattro anni l’uscita dal mondo del lavoro. L’ago della bilancia sarà costituito dal taglio dell’assegno per andare in pensione prima: nonostante le numerose proposte e simulazioni, attualmente la decurtazione non è stata ancora quantificata.