Le ultime news sulla riforma pensionivedono ancora protagonista la Lega Nord. Il Carroccio, da sempre molto sensibile al tema, ha presentato un emendamento alla Legge di Stabilità in Senato volto a chiedere l’introduzione della quota 100. Ancora la flessibilità in uscita, dunque, al centro del dibattito con l’annuncio dell’onorevole Roberto Simonetti dell’iniziativa del partito già nota da tempo. Nelle scorse settimane anche il leader Matteo Salvini aveva manifestato la disponibilità a convergere sulle proposte di Damiano depositate in Commissione Lavoro della Camera: la Lega è in sostanza favorevole sia alla quota 100, per la quale ha elaborato una sua soluzione leggermente diversa da quella dell’ex ministro del Lavoro, sia alla quota 41.

Obiettivo dichiarato da sempre è la cancellazione della riforma Pensioni Fornero: una battaglia, questa, che lo scorso inverno culminò nella richiesta di referendum che fu bocciata dalla Corte Costituzionale.

Pensioni news oggi 11 novembre: flessibilità in uscita con la quota 100

Secondo Simonetti opzione donna e settima salvaguardia degli esodati sono “soluzioni tampone” che non risolvono il problema: occorre mettere mano alla pensione anticipata, istituita dalla Fornero in luogo dell’anzianità, per allentare le rigidità e consentire una maggiore flessibilità in uscita. La proposta di quota 100 lanciata dalla Lega Nord prevede il pensionamento con requisito minimo di 35 anni di contributi o di età anagrafica di 58 anni, così da venire incontro anche ai lavoratori precoci che hanno iniziato in pratica da ragazzini.

E’ diversa da quella di Damiano che, nella sua versione definitiva, prevede un’età minima di 62 anni.

La Lega Nord crede nella sua linea e fa sapere, tramite Simonetti, di voler lanciare una sfida alle forze che sostengono il governo Renzi: “Se la maggioranza lo boccerà (l’emendamento, ndr) – dichiara il senatore - dovrà assumersi la responsabilità nei confronti di milioni di lavoratori”. Staremo a vedere se dalle ultime notizie sulle pensioniemergeranno risvolti positivi. L’intenzione di Palazzo Chigi, comunque, è parsa piuttosto definitiva: se ne parla nel 2016.