Con le proposte di assunzione nella Scuola della fase C inviate a 48.794 insegnanti sulle cattedre comuni lo scorso 10 novembre, può dirsi terminato il Piano straordinario delle immissioni in ruolo ideato dal Governo Renzi. Le cattedre assegnate in totale raggiungeranno le 87 mila unità e tra gli ultimi che hanno ricevuto la proposta per e-mail c’è anche la moglie del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
Agnese Renzi assunta nella fase C della Buona scuola
Agnese Landini ha ricevuto la proposta per l’insegnamento di Italiano e Latino nei licei situati nella provincia di Firenze.
La moglie del Premier, scrive il quotidiano “La Stampa”, si è mostrata particolarmente entusiasta. “Termina il mio precariato – ha esordito la neoassunta – e come me, anche per tantissimi altri insegnanti che hanno ottenuto la proposta. E la graduatoria non ammette favoritismi”.
Tuttavia, avendo insegnato per nove anni con contratti a termine, Agnese Renzi auspica il termine del precariato, giudicato umiliante: “Sembra di chiedere l’elemosina, mentre stiamo parlando di professionisti”.
Neoassunti fase C Buona scuola: scadenza accettazione proposta, supplenze e scelta sede
I precari che hanno ricevuto la proposta dovranno accettarla entro, e non oltre, le 15.59 del 20 novembre prossimo. Chi non dovesse accettare, o confermare con ritardo rispetto alla scadenza può considerarsi estromesso dalle graduatorie.
Dopo l’accettazione della proposta, i candidati potranno scegliere la sede. Tuttavia non è previsto l’esodo verificatosi nella fase B: in questa tornata si stima che circa il 15% degli insegnanti del Sud andranno ad insegnare nelle province del Nord.
Come per la fase B, i docenti che hanno già una supplenza potranno rimandare al 2016 la presa in servizio in una cattedra lontana, rimanendo nella provincia di residenza.
Assunzioni fase B e fase C: ecco i ricorsi per punteggio e mobilità
Come nelle previsioni, le assunzioni delle ultime due fasi contengono un enorme paradosso: i docenti immessi in ruolo nella fase B (circa 8.500) che hanno dovuto cambiare provincia e regione allontanandosi di parecchi chilometri da casa hanno un punteggio superiore ai colleghi che hanno ricevuto la proposta il 10 novembre.
Questi ultimi al massimo si sposteranno di provincia, ma sempre nella stessa regione.
Il Piano delle immissioni in ruolo di Renzi, fa sapere La Repubblica, per questo paradosso rischia di scatenare una pioggia di ricorsi.