Oggi è una giornata importante per la riforma Pensioni. Sono infatti attese novità importanti dagli inizi dei lavori del Comitato Ristretto, nominato dalla Commissione Lavoro della Camera dei deputati presieduta da Damiano, che dovrà presentare a breve una proposta unificata per la flessibilità in uscita dal lavoro. Gli italiani chiedono a gran voce l'abbassamento dell'età in cui accedere alla pensione anticipata, con la protesta dei lavoratori precoci che continua a vertere sulla Legge Fornero e gli ormai famosi 42 anni e 6 mesi per andare in pensione senza penalizzazioni.

Da oggi si discuterà anche di quota 41.

Damiano spinge per la riforma pensioni

All'indomani del rinvio di Matteo Renzi al 2016, Cesare Damiano aveva promesso di fare il possibile per avere un incontro con il premier e ribadirgli la propria proposta, contenuta nel ddl 857, che include quota 97, ovvero la possibilità per il lavoratore di scegliere di andare in pensione anticipatamente con 62 anni di età e 35 anni di contributi a fronte di una penalizzazione del 2 percento per ogni anno di anticipo, e quota 41, pensata per i lavoratori precoci, grazie alla quale sarebbe possibile uscire dal mondo del lavoro dopo 41 anni di contributi e senza penalizzazioni sull'assegno pensionistico. Damiano inoltre aveva promesso di proseguire la battaglia per tutti quei 20 mila esodati rimasti fuori dalla definitiva settima salvaguardia proposta dal governo, una battaglia che avrà inizio con i lavori del già citato Comitato Ristretto.

Nella giornata di ieri lo scontro tra Tito Boeri e Damiano aveva infiammato il dibattito sulle pensioni, e le stesse dichiarazioni del presidente dell'Inps hanno causato un'autentica rivolta da parte della classe politica. Tra i commenti più accesi quello di Renato Brunetta, Forza Italia. Il capogruppo del partito di Berlusconi afferma: 'Chi è Boeri?

Il nuovo ministro del Lavoro? Il nuovo premier? Mi pare - prosegue Brunetta - sia solo il presidente dell'Inps'. In conclusione, il deputato di Forza Italia dice: 'Il dualismo Boeri-governo dovrebbe finire con le dimissioni di Boeri'. Nelle ultime ore sono arrivate da parte dei sindacati ulteriori critiche al governo per la mancata introduzione della flessibilità.

La Camusso, leader della Cgil, ha espresso così la sua forte preoccupazione nei confronti della Legge di Stabilità: 'L'assenza di un cambiamento della Legge Fornero è un ulteriore rallentamento rispetto alla possibilità di dare ipotesi di occupazione e di turnover per i giovani'.