Importante successo quello ottenuto dalla Gilda Insegnanti di Lodi presso il giudice del lavoro dello stesso capoluogo lombardo. La vicenda riguarda una docente, in precedenza sospesa dalla propria dirigente scolastica per un giorno (anche ai fini retributivi): l'avvocato Marco Giusto, rappresentante legale del sindacato ha assistito la professoressa durante l'iter giuridico riguardante l'impugnazione del provvedimento disciplinare.
Sanzioni disciplinari scuola: i dirigenti scolastici non possono sospendere i docenti
Il giudice del lavoro, attraverso apposita sentenza,ha dichiarato l'annullamento della sanzione disciplinare inflitta alla docente, in quanto la preside aveva applicato erroneamente la normativa contenuta nel decreto legislativo N.
150/2009 (riforma dell'ex ministro Brunetta) che, però, riguarda esclusivamente il personale Ata e non il corpo docente: nel caso specifico, rimane in vigore quanto enunciato, in precedenza, nel testo Unico della Scuola del 1994.
Il coordinatore della Gilda Insegnanti di Lodi, Luigi Maglio, ha precisato che la preside di un'amministrazione scolastica di Codogno è andata oltre la censura, applicando una punizione non sanzionabile come la sospensione dal servizio e dalla retribuzione.
Gilda insegnanti Lodi: i dirigenti scolastici non abusino dei loro poteri verso i docenti
Occorre precisare, comunque, che la sanzione è stata inflitta alla docente su segnalazione partita dalla direzione scolastica regionale: quest'ultima ha provveduto, in seguito, ad informare la preside dell'istituto che, di conseguenza, non ha potuto fare a meno di sospendere la docente dal servizio, prendendo atto delle disposizioni prese in sede regionale.
La Gilda degli insegnantidi Lodi ha espresso tutta la propria soddisfazione per la sentenza a favore dell'insegnante, augurandosi che tutto ciò possa costituire un freno, qualora vengano a ripetersi, in futuro, situazioni di questo genere. Il sindacato sottolinea come i dirigenti scolastici non siano tenuti ad abusare dei loro poteri e come, viceversa, siano tenuti ad osservare le norme attualmente vigenti.