Fanno discutere i ritardi nell'emanazione del bando del concorso scuola 2015-2016che dovrebbe permettere a circa 60mila precari della Scuola, facenti parte della II fascia delle GI, di ottenere il tanto agognato contratto a tempo indeterminato. Tralasciando gli ultimi annunci della Giannini (prima il bando non sarebbe stato emanato più tardi del 2 dicembre, ora non più tardi della fine del 2015), a farsi sentire a gran voce è il 'solito' Anief che solleva tutta una questioni di diritto sulle caratteristiche annunciate che dovrebbe avere il bando (il riferimento normativo è la legge n.

107 del 2015, la riforma della 'Buona scuola'). Se è vero che il ritardo nella pubblicazione è connesso alla riforma delle classi di concorso, per Anief sarebbe altrettanto giusto che il Miur utilizzasse questo tempo per formulare il bando nel modo migliore e di recepire alcune indicazioni soprattutto per quanto riguarda i requisiti di accesso.

Laureati e 540 giorni di servizio: ipotesi bando concorso scuola 2015-2016

L'intervento di Marcello Pacifico del sindacato Anief-Cisal è piuttosto netto e, con dovizia di particolari normativi e giuridici (oltreché di sentenze degli ultimi anni), annuncia che difficilmente il bando per il concorso scuola 2015-2016potrà essere 'a prova di ricorso' come aveva dichiarato il ministro Giannini.

Il primo grave errore consiste nel non prevedere una riserva del 40% dei posti messi a bando per coloro che hanno maturato 540 giorni di servizio all'interno delle istituzioni scolastiche; il secondo grande errore è quello di impedire la partecipazione alle prove concorsuali ai giovani laureati e non-abilitati, anche su questo punto c'è un buon numero di sentenze che non può che aprire le strade a nuovi contenziosi: quella fondamentale è la 15/2015 del Consiglio di Stato a favore di coloro che parteciparono con riserva al concorso bandito da Profumo; il terzo grande errore è quello di escludere coloro che sono già in ruolo e che, in nome della libertà d'insegnamento, vorrebbero cambiare classe di concorso: anche per questa categoria vi sarebbero sentenze al TAR e al Consiglio di Stato che avrebbero già fatto giurisprudenza.

Il danno e la beffa del concorso scuola 2015-2016

Insomma, il bando del concorso scuolapotrebbe essere sommerso da ricorsi e, molto probabilmente, saranno procedure alle quali alla fine parteciperà chiunque abbia una sentenza alle spalle favorevole: ad essere delusi e, come sempre negli ultimi anni, meno tutelati sono proprio i docenti precari della II fascia delle GI (SFP, PAS e TFA) che al danno di non essere stati ammessi al piano straordinario di assunzioni dovranno probabilmente subire anche la beffa di un concorso aperto a tutti. Per novità e aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.