Il 'botto' di fine anno della Buona Scuola renziana dovrebbe essere rappresentato dal bando (o meglio dai bandi) di concorso 2016 al quale dovrebbero candidarsi circa 250.000 docenti per un totale di poco superiore ai 63.000 posti. C'è, però, un aspetto relativo ai docenti della scuola secondaria che andrebbe approfondito. Così come riportato dal portale de 'Il Fatto Quotidiano', le cose potrebbero cambiare per questi insegnanti visto che la legge 107 parla di adeguamento, riordino e semplificazione del sistema riguardante la formazione iniziale dei docenti e dell'accesso ai ruoli.
In parole povere, i concorsi a cattedra (dopo il 2016)dovrebbero uscire di scena, sostituiti da altri concorsi implementati, ai quali verrà consentito l'accesso a tutti i laureati magistrali. La differenza è che questi insegnanti non entreranno subito in ruolo, bensì dovranno sostenere un tirocinio retribuito della durata di tre anni all'interno delle varie scuole. Stipendio 300-400 euro al mese.
Concorso scuola: ultimo nel 2016 e poi tirocini triennali 'sottopagati'?
Nell'articolo firmato da Fabrizio Basciano, Il Fatto Quotidiano si chiede che cosa succederà a tutti quei docenti (oltre 150.000) che non riusciranno ad ottenere la cattedra nel concorso 2016. Sul piede di guerra anche il Movimento Cinque Stelle che, attraverso l'onorevole Silvia Chimienti, denuncia l'ennesima 'pura follia di un concorso farsa' che andrà a testare per la centesima volta la competenza professionale di insegnanti che prestano servizio da anni.Anna Fedeli, segretaria nazionale del sindacato Flc-Cgil, rincara la dosa affermando che il sistema del tirocinio triennale offrirà ai presidi la possibilità di poter disporre di supplenti gratis.
Inoltre, possiamo constatare un profilo incostituzionale, visto che si sta parlando di apprendistato con contratto sottopagato rispetto alla tipologia riguardante la mansione e rispetto alle tabelle del contratto nazionale.
Scuola, Miur e concorso 2016, news 15 dicembre: 'Abilitazione docenti non è una garanzia'
E il Miur come si sta difendendo da queste accuse?
Da Viale Trastevere si afferma che è ancora tutto 'in progress' e che c'è una delega al governo: si precisa, comunque, che l'abilitazione rappresenta un titolo utile ai fini dell'insegnamento ma che non rappresenta una garanzia al cento per cento. Il percorso del Miur non guarderà ai 'bocciati' ma ai 63mila che otterranno la cattedra. 'Stiamo già facendo tanto, al precedente concorso parteciparono 300.000 insegnanti per 12mila posti'.