Il bando di concorso 2016 doveva uscire entro il 1°dicembre scorso. Poi il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, dichiarò, nel corso di un'intervista, che 'se non sarà il giorno 1, sarà il 2...'. Ora, però, per bocca dello stesso responsabile dell'istruzione italiana, si apprende che l'impegno personale 'è quello di chiudere entro il 31 dicembre'.

I tempi per il bando di concorso, o meglio i bandi perchè saranno tre, si allungheranno ulteriormente e tutto ciò è chiaramente dovuto all'iter in corso per la revisione delle classi di concorso.

Il Ministero dell'Istruzione non può indubbiamente 'permettersi di scollegare i due percorsi' visto che, entrambi, sono direttamente collegati con la riforma Buona Scuola.

Scuola, bandi concorso entro 31 dicembre: si attende nuovo regolamento cdc

Ricordiamo che saranno 63.784 i posti che verranno messi a disposizione e che serviranno a mandare a regime la legge 107 a partire dall'anno scolastico 2016/7: i docenti che risulteranno vincitori verranno immessi in ruolo come turnover nel prossimo triennio 2016/2018, al pari dello scorrimento delle graduatorie ad esaurimento, secondo la consueta procedura adottata.

Le parole del ministro Giannini lasciano, quindi, intendere che il regolamento riguardante le nuove classi di concorso dovrebbe incontrare la sua approvazione nei prossimi giorni e che la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale avvenga tra Natale e Capodanno.

Tornando alla questione legata al prossimo concorso a cattedra 2015 e secondo quanto pubblicato dall'autorevole fonte di 'Orizzonte Scuola', dovrebbe essere esclusa la presenza di quesiti a carattere contenutistico, inizialmente previsti all'interno della prova preselettiva che riguarderà soltanto i docenti candidati per la scuola dell'infanzia e per quella primaria.

I contenuti, viceversa, potrebbero essere inclusi nella prova scritta: secondo altre indiscrezioni, si parla di lingua straniera e informatica nell'orale, ma occorre sottolineare come, al momento, si tratti solo di mere supposizioni in attesa di conferma.

Intanto, però, sulla rete social, la protesta dei docenti contro il concorso 'farsa' e 'discriminatorio' sta prendendo sempre più piede e la parola 'boicottaggio' è tra quelle più osannate.