Dopo i nostri ultimi articoli riguardanti il comparto della previdenza, torniamo ad occuparci di lavoro per sottolineare alcuni aspetti occupazionali derivanti dal recente accordo di parziale fusione tra CheBanca! e l'istituto anglosassone Barclays. Ci riferiamo in particolare alla controllata italiana di quest'ultima, che ha accettato di vendere al gruppo Mediobanca una parte dei propri asset. Nella pratica, questo processo coinvolgerà poco meno diuna novantina di filiali, toccandoin modo diretto circa 550 dipendenti oltre ad una settantina di promotori finanziari, che passeranno all'organico dell'istituto italiano.

"L'operazione conferma la volontà del gruppo Mediobanca di far evolvere CheBanca! quale interlocutore privilegiato per la gestione del risparmio" spiega il Ceo Alberto Nagel, così come riportato all'interno di un articolo di MF - DJ.

Acquisizione Mediobanca, ecco i dettagli dell'accordosiglato con Barclays

Stante la situazione, il deal siglato tra i due gruppi bancari appare interessante non solo dal punto di vista occupazionale. La strategia di crescita di Mediobanca punta ad allargare la base della clientela, che ora supera le 750000 unità, mentre anche i dati della raccolta balzano ad oltre 6 miliardi di euro dai precedenti 3 miliardi. Da sottolineare poi che questo passaggio non è considerato dal management dell'azienda come un traguardo, ma piuttosto come una tappa di quelpercorso di crescita che dovrebbe portare CheBanca!

a divenire un punto di riferimento per la gestione del risparmio familiarenel Bel Paese. Ora gli occhi restano puntati sul nuovo piano triennale del gruppo in arrivo all'inizio del 2016, un documento che risulterà utile per capire in che modo potrà evolversi ulteriormente l'investment bank italiana.

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