Le possibilità di intervento sul tema della riforma delle pensioni per il 2016all'interno della legge di stabilità sono oramai concluse e quindi è il momento di un bilancio importante. Innanzitutto, si è avuta la settima salvaguardia per gli esodati, la quale però lascia ancora senza tutela circa 22mila lavoratori; in secondo luogo, vi è stata la 'proroga' del regime sperimentale dell'opzione donna, ma connessa alla questione del 'contatore'; infine si è avuta la no tax area per i pensionati, la quale, però, risulta essere piuttosto deludente per quelli che saranno i guadagni effettivi di questa misura.
Le ultime novità rivelano come Cesare Damiano, a margine della conclusione dei lavori parlamentari sulla legge di stabilità, si dica contento dei risultati ottenuti, ma rilanci quelle che dovranno essere le battaglie del prossimo anno: la flessibilità in uscita e la Quota 41 per i precoci.
Cosa cambia dal 1° gennaio: ultime novità pensioni oggi 22 dicembre
Sul tema della riforma Pensioni, le novità riguardano soprattutto alcune categorie ma anche il procedere della legge Fornero. Per quanto riguarda il primo punto, gli esodati portano a casa sicuramente una nuova salvaguardia per 26.300 lavoratori che potranno andare in pensione con le vecchie regole e, contestualmente, si permette l'uscita immediata per il personale scuola che ha ricevuto il via libera dalla salvaguardia senza dover attendere il 1° settembre.
Si è riuscito poi ad ottenere una proroga dell'opzione donna: qualora il 'contatore' dovesse segnalare il disavanzo di fondi, allora è possibile che a partire dal 1° settembre 2016, quando l'Inps dovrà rendere noti gli eventuali risparmi, possano accedere al regime sperimentale anche le nate nell'ultimo trimestre del '57 e del '58.
Infine, la no tax area per i pensionati: secondo un calcolo della UIL, il vantaggio è molto ridotto, gli ultra 75enni con 7.750 euro di reddito pensionistico avranno un vantaggio annuo di circa 245 euro, mentre gli ultra 75enni con 8000 euro di 273 euro. Gli unici che non hanno ottenuto nulla sono i precoci: per loro continua la battaglia per la Quota 41, ma risulta essere molto importante il fatto che la loro vertenza sia rientrata nella piattaforma comune dei sindacati confederali.
La legge Fornero prosegue il suo cammino: ultime novità pensioni oggi 22 dicembre
Sempre a partire dal 1° gennaio, però, cambiano anche le regole per andare in pensione, seguendo la traiettoria della riforma pensioni Fornero: le ultime novità, infatti, rivelano come non soltanto si accederà alla pensione con 4 mesi in più rispetto ai requisiti del 2015, ma come gli assegni saranno nettamente più magri. Secondo uno studio di Italia Oggi, infatti, gli assegni saranno più leggeri del 2% nella maggior parte dei casi, anche se, per alcune categorie e situazioni previdenziali, potrà aggirarsi anche intorno all'8%. Si andrà, insomma, in pensione più tardi e con un assegno più magro. Le speranze di un intervento in questa direzione sono assolutamente residuali: c'è ancora il passaggio parlamentare del cosiddetto 'Mille proroghe' ma è praticamente impossibile che possano arrivare sorprese sul tema della riforma delle pensioni per il 2016. Per aggiornamenti e ultime novità, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.