È finalmente terminata la verifica degli emendamenti alla legge di stabilità 2016 effettuata presso la Commissione bilancio della Camera, dove sono stati discussi i correttivi apportati alla Manovra per quanto concerne i temi di lavoro e welfare. Molti lettori si stanno chiedendo quali sono gli effettivi limiti e i contorni delle azioni di tutela che saranno discusse in aula, pertanto nelle prossime righe ci occuperemo di fare il punto su quelli che appaiono come i principali interventi.

Pensioni 2016, ecco gli emendamenti proposti su uscita dal lavoroeflessibilità

Partiamo da coloro che devono ottenere la quiescenza, ricordando che all'interno del testo della Manovra sono confermate sia la settima salvaguardia in favore dei lavoratori esodati che la pensione anticipata con opzione donna. Nel primo caso l'accesso è garantito coni i vecchi requisiti per ulteriori 31250 soggetti, mentre nel secondo caso si permette il pensionamento anticipato con 35 anni di versamenti più 57 anni e 3 mesi di età (se autonome 58 anni e 3 mesi). Sempre per opzione donna viene istituito un contatore per il monitoraggio delle effettive richieste di quiescenza; i risparmi certificati saranno utilizzati per garantire l'accesso anche a coloro che rischiano di restare escluse per l'aspettativa di vita e per un eventuale futura proroga della sperimentazione.

Manovra: ecco gli altri provvedimenti su previdenza e welfare

Novità in arrivo anche per i lavoratori precoci, visto che è stata cancellata la penalizzazione nel periodo 2012 - 2014 per coloro che hanno ottenuto la Pensioni di anzianità a meno di 62 anni. Possibile anche il prolungamento a tutto il prossimo anno dell'indennità di disoccupazione per i lavoratori precari (la cosiddetta DisColl), mentre per le richiedenti sarà riconosciuta la possibilità di cumulare gli anni di laurea durante il periodo di maternità facoltativa fuori dal rapporto di lavoro.

Via libera infine all'anticipo al2016 dell'estensione della no tax area a 8000 euro per i pensionati, mentre i lavoratori autonomi potranno beneficiare del taglio sull'aliquota al 27% anche nel prossimo anno.

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