"Tutti giusti obiettivi" quelli raggiunti finora dal governo, "ma non vorremmo che Renzi dimenticasse un suo preciso impegno sulla riforma Pensioni". Lo ha dichiarato oggi in una nota il presidente della commissione Lavoro pubblico e privato di Montecitorio, Cesare Damiano, intervenendo dopo la pubblicazione dell'enews di fine anno del presidente del Consiglio e segretario del Partito democratico pubblicata sul sito www.matteorenzi.it e sui social network abbinati come Facebook e Twitter.

Renzi illustra i risultati del suo governo nel 2015

Matteo Renzi, nel suo messaggio di fine anno, ha fatto un consuntivo del 2005, "anno che ha visto - ha sottolineato il premier soddisfatto dei risultati raggiunti - l’approvazione di leggi attese da molto tempo.

E spesso - ha aggiunto - sono passate sotto silenzio". E' lungo l'elenco fatto dal presidente del Consiglio, parla dell'abolizione della Tasi sulla prima casa e del Jobs act, del successo dell'Expo 2015 e delle riforme costituzionali in corso, e di tante atre misure varate dal suo governo in ultimo con la legge di Stabilità 2016. Nessuna novità sulla flessibilità in uscita dal lavoro per tutti, le nuove formule per l'accesso alla pensione anticipata dovrebbero essere inserite nella riforma pensioni che il governo dovrebbe realizzare nel 2016.

Damiano replica: ora priorità alla riforma pensioni

Per questo il presidente della commissione Lavoro della Camera avverte il leader del suo partito di non dimenticare delle promesse sulla "correzione della riforma delle pensioni targata Monti con l'introduzione - ha sottolineato Damiano commentando la enews di Renzi - della flessibilità in uscita dal lavoro".

La riforma pensioni è una priorità per la minoranza del Partito democratico così come per i sindacati che hanno elaborato una piattaforma unitaria che va nella stessa direzione. "Questa è per noi - ha sottolineato Damiano - la priorità del 2016. Soprattutto ci auguriamo che gli impegni presi da Renzi - ha ricordato il deputato della minoranza dem - vengano rispettati".

Oltre alla revisione del sistema previdenziale, i nodi da sciogliere riguardano anche, "i diritti civili - ha spiegato Damiano - per i decreti legislativi delle riforme della Pubblica Amministrazione e della Scuola".