Qualche novità sulle Pensioni è in arrivo con la legge di Stabilità 2016, ma a ribadire la necessità di una riforma strutturale e organica del sistema previdenziale e non solo di piccoli interventi è il presidente dell'Inps Tito Boeri. L'Istituto nazionale per la previdenza sociale sollecita ormai "da tempo" al Governo Renzi e al Parlamento l'importanza di un "intervento organico - ha ribadito ieri Boeri in audizione parlamentare a Palazzo San Macuto - ai confini tra previdenza e assistenza".

Previdenza e assistenza, nuova audizione parlamentare del presidente Inps

Due le questioni che vanno affrontate con urgenza secondo l'economista bocconiano chiamato dal premier Matteo Renzi a presiedere l'Inps in una fase molto delicata per il sistema previdenziale e assistenziale. "La forte crescita della povertà tra i 55 e 65 anni al di sotto dell'età pensionabile - ha spiegato ieri Boeri nella nuova audizione parlamentare - e il ricambio generazionale a seguito dell'innalzamento dell'età pensionabile". Come si ricorderà, la legge Fornero aumentò nel 2011 drasticamente i requisiti anagrafici per l'accesso alla pensione d'anzianità introducendo anche pesanti penalizzazioni sulla pensione anticipata.

Boeri propone al Parlamento e al Governo nuove forme di flessibilità per i prepensionamenti

Proprio per questo, così come i sindacati ma anche i partiti di opposizione e diverse aree della maggioranza di governo, Boeri ha rilanciato la proposta d'inserimento di nuove forme di flessibilità in uscita dal lavoro verso nuove formule di prepensionamento senza eccessive penalità.

Ma non solo. Per un sistema previdenziale più equo e flessibile, secondo il presidente dell'Inps, si dovranno prevedere anche interventi per adeguare le pensioni future, altrimenti il rischio, stando così la legislazione, è che i trentenni d'oggi percepiscano la pensione a 75 con trattamenti molto bassi. Sui costi dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale, Boeri ha indicato spese per quattro miliardi di euro: una metà viene utilizzata per acquistare beni e servizi, l'altra metà per pagare il personale. Queste le proposte del presidente dell'Inps su cui il Governo Renzi continua a prendere tempo per problemi legati alle coperture finanziarie. Sarà il 2016 l'anno della svolta sulla riforma pensioni?