Mentre si continua a parlare di riforma Pensioni e modifiche al ddl di Stabilità 2016 in materia previdenziale, arrivano oggi nuovi dati e proposto dell'Ocse nel rapporto "Pensions at a glance 2015" presentato oggi a Roma alla presenza del presidente dell'Inps Tito Boeri e del ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Malgrado le diverse riforme pensioni varate negli ultimi anni, compresa la legge Fornero, e l'innalzamento drastico dell'età pensionabile in Italia, "la sostenibilità finanziaria del sistema pensionistico italiano - secondo quanto emerge dal dossier dell'Ocse - richiede ulteriori sforzi negli anni a venire".

Pensioni, Boeri: un pensionato su quindi vive soprattutto di altri redditi

Intanto, in Italia, "un milione di pensionati sui quindici milioni complessivi - ha spiegato oggi il presidente dell'Inps - ha un reddito prevalente diverso dalla pensione. Circa 7,1 milioni di pensionati vivono invece - ha proseguito Boeri - col solo reddito pensionistico, mentre altri settemilioni - ha aggiunto - hanno altre entrate, ma minori rispetto al trattamento previdenziale". A sottolineare i nuovi dati dell' Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico anche la parlamentare di Ap Paola Binetti: "Nonostante le riforme avviate negli ultimi anni e la crescita prevista dell'età pensionabile in Italia - ha spiegato - la sostenibilità finanziaria del sistema pensionistico richiede ulteriori sforzi negli anni a venire".

Di diverso avviso i sindacati. Secondo la Cisl di Annamaria Furlan più che della sostenibilità finanziaria del sistema pensionistico, sulla quale con la legge Fornero non ci sarebbero problemi.

Pensione anticipata, Petriccioli (Cisl): rafforzare sostenibilità sociale

Bisognerebbe, invece, dare risposte in materia di sostenibilità sociale, risolvendo le questioni ancora aperte non solo degli esodati, ma anche dei lavoratori precoci, di quelli impegnati in lavori usuranti, degli insegnanti della Quota 96 scuola e via di questo passo fino a dare risposte concrete sulla flessibilità per tutti verso nuove formule di pensione anticipata.

"Occorre creare le condizioni - ha detto il segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli - per far crescere il tasso di attività dei giovani e delle donne al mercato del lavoro - ha aggiunto il sindacalista commentando il rapporto Ocse 'Pensions at a glance 2015' - e per rimettere nella disponibilità volontaria dei lavoratori più anziani le scelte relative al pensionamento, tramite - ha spiegato facendo riferimento a nuove modalità d'accesso alla pensione anticipata - la reintroduzione della flessibilità in uscita".

Proprio sulla riforme pensioni, ha ricordato Petriccioli, Cgil, Cisl e Uil hanno lavorato su una piattaforma comune che sarà discusso il prossimo 17 dicembre dalle assemblea interregionali dei tre sindacati.