E' stata approvata nella notte a Montecitorio, in seconda lettura e con tante modifiche, la nuova legge di Stabilità targata Renzi. La Camera ha dato il via libera al ddl di Bilancio 2016 e di Bilancio triennale 2016-2018 con 297 voti a favore, 7 voti contrari e 3 deputati astenuti. Adesso il testo, così come licenziato dalla Camera, dovrà ritornare al Senato. La commissione Bilancio di Palazzo Madama, presieduta dal senatore Giorgio Tonini (Pd), è già stata convocata per lunedì 21 dicembre a partire dalle ore 9:30. La scadenza dei termini per la ripresentazione di nuovi emendamenti, mozioni e ordini del giorno è stata fissata per domani alle ore 12.

La seduta dell'aula di Montecitorio per il voto finale della manovra economica e finanziaria è fissata per martedì 22 dicembre. Tra le novità sul fronte previdenziale la salvaguardia esodati, l'estensione e l'anticipo della no tax area pensionati, la proroga parziale dell'opzione donna, lo stop alle penalizzazioni sulla pensione anticipata 2012/14.

Via libera alla legge di Stabilità 2016 alla Camera, il testo torna al Senato

Diverse le novità inserite nella legge di Bilancio 2016 sul fisco, il lavoro, le imprese, la famiglia, la scuola, i giochi, il Sud e le Pensioni, giusto per citare alcuni capitoli. Le opposizioni, così come i sindacati, intanto, continuano a protestare per il modo in cui è stata affrontata la questione previdenziale in attesa che il Governo Renzi, come promesso, vari la riforma pensioni strutturale e organica il prossimo anno.

"Ancora una volta l'esecutivo - ha affermato in una nota Mariastella Gelmini, vice capogruppo vicario di Forza Italia a Montecitorio - dimostra di essere sordo e muto di fronte ai problemi che toccano da vicino le famiglie. Forza Italia - ha spiegato la parlamentare - ha lavorato per sostenere il Quoziente familiare e per restituire decoro alle pensioni minime".

Il partito di Berlusconi, con un emendamento ritenuto inammissibile, aveva chiesto di aumentare le pensioni minime a 1.000 euro al mese più la tredicesima, vero "cavallo di battaglia" di Forza Italia sulla questione previdenziale. Più complessa la questione dell'opzione donna, che sarebbe stata prorogata solo in parte, fino al 31 dicembre 2015, ma che resta sotto monitoraggio perché se avanzano risorse potrebbe esserci un'ulteriore proroga.

Pensioni: le proteste di Forza Italia, Fratelli d'Italia e Movimento 5 stelle

"La bocciatura dell'Opzione Donna - ha detto la Gelmini - che avrebbe dato accesso al trattamento anticipato di pensione con un'anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni di contributi e un'età tra i 57 e i 58 anni col contributivo, appare particolarmente penalizzante - ha aggiunto - per le donne che, al di là della facile propaganda, vivono - ha sottolineato il vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera - la discriminazione di trattamenti ancora inadeguati". "La legge di stabilità di Renzi - ha detto il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni - favorisce le grandi lobby, i gruppi di potere, gli amici degli amici e se la prende con la povera gente.

L'esempio lampante - ha aggiunto la parlamentare - è l'aver bocciato l'emendamento per escludere dal calcolo dell'Isee le pensioni di invalidità e le indennità di accompagnamento". Un ordine del giorni simile nel merito era stato presentato sulle pensioni d'invalidità e sull'indennità di accompagnamento anche del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, anche questo ritenuto inammissibile per il parere contrario dell'esecutivo.