Dal 12 marzo saranno operative nuove procedure per presentare le dimissioni,grazie alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale del 15 dicembre 2015. Il Ministero del Lavoro, attraverso il d.m., fornisce le istruzioni sulle modalità per compilare e tramettere il modulo delle dimissioni e della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Tale nuova procedura potrà essere esperita solo online. Ildecreto ministeriale, infatti, applica le disposizioni previste dal dlgs 151/2015, il quale èattuativo del Jobs Actsulle semplificazioni dei rapporti di lavoro.

L’obiettivo previsto è in breve quello di eliminare la pratica delle dimissioni in bianco. Spesso infatti i datori dilavoro, al momento dell’assunzionedel dipendente, fanno firmare un foglio di dimissioni, nel quale però non viene indicata la data, che l’azienda può quindi utilizzare in qualsiasi momento a suo piacimento. Atto prodromico alla compilazione del modello delle nuove dimissioni è la registrazione sul portaleCliclavoro,presente sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Quali sono i passaggi per la nuova procedura delle dimissioni?

Il lavoratore per registrarsi deve richiedere innanzitutto il codice Pin Inps personale per l’accesso, appunto, a tutti i servizi online dell’IINPS.

Il Pin può esser richiesto in via telematica o allo stesso ufficio INPS, o recandosi presso i soggetti abilitati all’assistenza fiscale, CAF e patronati. In questi ultimi 3 casi il lavoratore può chiedere direttamente ai sindacati e ai patronati l’invio della pratica di dimissioni, essendoessi abilitati a compilare la modulistica, dopo aver identificato il lavoratore dimissionario.

La compilazione del modulo del recesso, qualora si volesse procedere da soli, non risulta molto complessa. Bisogna innanzitutto reperire il modulo di recesso dal portale del Ministero del Lavoro; poi si deve provvedere alla sua compilazione. Il modulo è formato da 5 sezioni,di cui le prime 3 sono già automaticamente compilate.

La 4^ sezione del modello deve essere compilata dal dipendente, che deve indicare le sue generalità e quelle del datore di lavoro, la data di inizio rapporto, il tipo di comunicazione (es. risoluzione o dimissioni) e la data di decorrenza. Tale modello va inviato poi alla casella PEC(Posta elettronica certificata) del datore di lavoro e alla direzione territoriale del lavoro. Il sistema poi provvede ad attribuire una data di trasmissione al modulo, tramite una marca temporale.

Quali sono i casi di esclusione e le sanzioni sul datore?

Il lavoratore ha 7 giorni per revocare le dimissioni dal momento dell’invio, sempre con le stesse modalità. Sono esclusi dalle nuove procedure il lavoro domestico, le dimissioni e le risoluzioni consensuali formalizzate presso una sede protetta e davanti le commissioni di certificazione.Le dimissioni delle lavoratrici ingravidanzao nei primi 3 anni di vita del bambino devono essere convalidate dal Ministero del Lavoro.

Il decreto attuativo del Jobs Act prevede inoltre nuove sanzionida 5mila a 30mila euro per i datori di lavoro che alterano i moduli di dimissioni. Sull’accertamento resta la competenza della Direzione Territoriale del Lavoro. Per ulteriori informazioni di lavoro premi il tasto 'segui' accanto al nome.