Ieri avevamo parlato delle quattro fasidella mobilità 2016/17 della Scuola, così come previste nella bozza del Miur, definendole 'con molta probabilità quelle definitive'. Cosa è successo nell'incontro di ieri 28 gennaio tra ministero e sindacati? Come riferisce il sito Orizzonte Scuola, non è stata apportata nessuna modifica alle fasi così come illustrate, ma ci si è concentrati su altri articoli del vecchio contratto, in particolare il 7, ovvero quello che riguarda le "sedi disponibili per le operazioni di mobilità". Pare che siano stati esaminati anche gli articoli successivi, dall'8 al 10.
Nei successivi incontri della prossima settimana si proseguirà con l'esame degli altri. I sindacati decideranno se apporre o meno la firma all'accordo solo una volta che il testo sarà completo e si potrà giudicare nel suo insieme. Alcuni di loro, come la Gilda degli Insegnanti, hanno preso la distanza da un contratto che prevede che i docenti finiscano negli ambiti territoriali e che siano soggetti alla chiamata diretta da parte del dirigente scolastico.
Le sedi della mobilità 2016/17 scuola e quella professionale
Le sedi per i trasferimenti previsti nella mobilità 2016/17 della scuola (territoriale e professionale) sono tutti i posti vacanti e disponibili. In seguito alla fase che riguarda la mobilità provinciale, sarà assegnata un’aliquota del 25% alla mobilità professionale.
Nel far questo si terrà conto dei docenti in soprannumero e del fatto che non si dovranno verificare in nessun caso situazioni di esubero. Chi partecipa alla mobilità professionale, ovvero al passaggio di ruolo o di cattedra? Possono partecipare solo i docenti che hanno già superato l'anno di prova al momento in cui presenteranno la domanda e che sono in possesso dell'abilitazione richiesta per il passaggio di ruolo, quindi solo coloro che sono stati assunti entro il 2014. Non parteciperanno i neoassunti di quest'anno, indipendentemente dalla fase in cui hanno ottenuto il ruolo.
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