Il governo, con la legge di stabilità 2016, non ha risolto nè sciolto il nodo del sistema previdenziale. Ha sì approvato e finanziato la settima salvaguardia per i lavoratori esodati rimasti fuori dalle precedenti salvaguardie, ha ampliato la no tax area per i pensionati a basso reddito, ma non ha risolto l'annosa questione dei lavoratori precoci, né quella di una maggiore e più moderna flessibilità in uscita, né ha risolto totalmente il beneficio dell'"opzione donna" per tutte le lavoratrici. Tutte questioni aperte e per le quali il governo, premier Matteo Renzi in testa, si è impegnato ad affrontarle e magari a risolverle riformando la legge Fornero strutturalmente durante il 2016.
Opzione donna e rivendicazione del "Comitato proroga al 2018"
La risoluzione definitiva della questione del progetto sperimentale è rinviato a coperture finanziarie ed a tempi certi per le finanze pubbliche. Nella manovra finanziaria 2016, sono rimaste escluse le lavoratrici nate nell’ultimo trimestre del 1958 (o del 1957 per le autonome) e per esse si chiede una soluzione non più procrastinabile nel tempo ed una misura che renda loro ragione e equità. Lorenza Pallavicini del “Comitato Opzione Donna proroga al 2018”, durante la trasmissione “Mi Manda Raitre”, ha esposto alla sottosegretaria all'economia e finanze Paola De Micheli le ragioni della loro protesta.
Il Comitato sollecita e spinge l'esecutivo del premier Renzi perla prorogadel progetto sperimentale donna al 2018, con il fine di favorire le lavoratrici che sono rimaste senza lavoro in quantole aziende presso le quali lavoravano hanno cessato l'attività, ma non hanno raggiunto i requisiti per accedere all'opportunità offerta dall'Opzione donna.
Un'altra richiesta fatta al governo da parte del comitato è quella di rendere l'Opzione Donna la "terza via di fuga" per l’accesso al pensionamento (le altre possibilità sono date dalla pensione anticipata e da quella di vecchiaia).La rappresentante del comitato ha inoltre illustrato, chiedendone l'applicazione, le motivazioni del ricongiungimento dei contributi in caso di carriere lavorative diverse.
Lasottosegretaria ha chiarito, a tal riguardo, che il tema del ricongiungimento dei trattamenti pensionistici maturati nel corso della vita, è una questione complessa e generale che riguarda la totalità dei lavoratori ma che sarà oggetto di riflessione e di approvazione durante questa legislatura.Renzi potrà mantenere la parola data anche con tutti irigidi giudizi dell'UE?
Seguiremo l'evolversi delle questioni, aggiornandovi come sempre Intanto voi continuate a seguirci.