Non bastano le misure introdotte dal Jobs Act né gli sgravi sui contributi alle imprese sulle nuove assunzioni riconfermate nella legge di Stabilità 2016, occorre far approdare in porto la riforma Pensioni per introdurre nuovi elementi di flessibilità che consentano ai sessantaduenni di andare in pensioni e ai giovani di trovare lavoro. Così la pensano i sindacati pronti a dare battaglia al Governo Renzi sulla proposta unitaria di Cgil, Cisl e Uil sulla riforma pensioni: pensione anticipata a 62 anni, Quota 41 per i lavoratori precoci, misure ad hoc per i lavoratori impegnati in lavori usuranti.

Pensione anticipata a 62 anni e lavoro ai giovani: le proposte della Uil

"Il contrasto alla disoccupazione giovanile - secondo il leader della Uil - è il vero fallimento delle politiche del Governo Renzi". Le organizzazioni sindacali restano ancora in attesa che il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti convochi il tavolo di confronto sulla riforma delle pensioni e le modifiche da apportare alla legge Fornero, come promesso anche dal premier Matteo Renzi al quale lancia un nuovo appello il segretario generale della Uil. "Aspettiamo ancora - ha detto oggi Carmelo Barbagallo - di essere convocati per riformare la legge Fornero sulle pensioni. Ci sono 143mila pensionati in meno - ha aggiunto commentando i dati diffusi ieri dall'Istat sulla situazione previdenziale - ma nessuna assunzione dei giovani.

Il Sud, poi, è un buco nero: aspettiamo - ha sottolineato Barbagallo a margine del presidio davanti alla Camera delle categorie del pubblico impiego - investimenti pubblici e privati". La Uil oggi ha "portato il carbone al premier Renzi. Ci auguriamo che il governo si dia una mossa - ha detto Barbagallo parlando della riforma pensioni e del rinnovo del contratto del pubblico impiego - perché il carbone non diventi ardente.

E' meglio che ci convochi".

Pensioni 2016, Grimoldi (Lega): accreditate in ritardo per colpa del Governo

Intanto, a proposito di previdenza, è di oggi 5 gennaio la denuncia del parlamentare leghista Paolo Grimoldi sul "ritardo" nel pagamento delle pensioni di gennaio 2016. "Che per questo Governo dei poteri forti la priorità fossero le banche lo sapevamo, ora - ha denunciato è Paolo Grimoldi, deputato del Carroccio e segretario della Lega Lombarda - si è permesso che milioni di pensionati non ricevessero l'accredito mensile della loro pensione, ritardato, grazie ad un assurdo decreto di questo esecutivo, fino a oggi, il 5 del mese", ha spiegato il parlamentare della Lega Nord di Matteo Salvini.