Sono in preparazione le nuove direttive per la formazione in servizioobbligatoria dei docenti, inserite nel nuovo decreto del Miur, previste dal comma 107/2015 (Riforma del Sistema Nazionale d'istruzione e Formazione per il riordino delle disposizioni legislative vigenti).

Si tratta di un'attività diformazione degli insegnanti di ruolo obbligatoria, oltre che permanente e strutturale, ma ancora non sappiamo quali settori riguarderanno quest’ultima. Si vocifera di un eventuale sviluppo di una didattica innovativa, basata sulle nuove tecnologie informatiche e sul potenziamento della lingua inglese.

Gli insegnanti dovranno formarsi sia sul lavoro che autonomamente, on-line, e le attività saranno definite dalle singole istituzioni scolastiche in piena coerenza con ilPTOF (Piano di Offerta Formativo).

Il PTOF è un documento fondamentale di identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche, nel quale vengono spiegati tutti i progetti scolastici, extra scolastici, educativi e organizzativi che ogni singola Scuola è chiamata ad adottare nell'ambito della propria autonomia.

Inoltre, in base alla legge 107/2015, il corso per la nuova formazione è diventato obbligatorio solo per gli insegnanti di ruolo, caricandosi ulteriormente di lavoro per la didattica (ore in più di preparazione non retribuite dall'amministrazione).

Dubbi e problematiche su questo nuovo decreto

Per la professionalità di un insegnante è fondamentale la formazione, ma è necessaria anche una pianificazione del nuovo comma. Infatti, al fine di garantire un buon funzionamento del sistema scolastico, non bastano le direttive contenute in un decreto, ma c'è bisogno anche delrinnovo di un CCNL,scaduto ormai da ben dieci anni.

Ricordiamo cheilContratto Collettivo Nazionale del Lavoro è basato sulla normativa attraverso cui, le organizzazioni rappresentative dei lavoratori e le associazioni dei datori di lavoro, o un singolo datore, definiscono le regole che disciplinano il rapporto di lavoro, stipulato tra le rappresentanze sindacali dei lavoratori e l'Agenzia, della durata di almeno 4 anni circa.