Ieri il Miur ha pubblicato le indicazioni orientative per la definizione del Ptof e dellaformazione dei docenti. Dopo aver richiamato l'attenzione sulle precedenti informazioni pervenute con la nota 2805 dell'11 dicembre 2015 in cui venivano date indicazioni su come elaborare il Piano, con la nuova informativa il Miur intende spiegare come mettere in relazione il Ptof con la formazione dei docenti, richiamando i commi 121-125 della legge 107, in cui si parla della carta da 500 euro, della formazione obbligatoriae del denaro che finanzierà tutto questo.

Ptof e formazione dei docenti: il Miur spiega

A partire dal 2016, il Miur metterà a disposizione delle scuole ogni anno risorse destinate alla formazione del personale. Queste includono le aree delle competenze digitali, linguistiche, l'innovazione didattica e metodologica, l'alternanza Scuola-lavoro e la valutazione. Come anticipato ieri, tra i metodi utilizzati vi saranno i social networking, i workshop e i laboratori, che ogni docente dovrà imparare ad utilizzare. Il comma 124 della legge 107 prevede l'istituzione del Piano nazionale di Formazione, la cui elaborazione, assicura il Miur, è in corso e sarà adottato con decreto del Ministro. Nel Ptof, ogni scuola dovrebbe includere dei piani formativi differenziati per i neoassunti, per i docenti che si occupano di digitalizzazione e innovazione metodologica e di inclusione e integrazione, per chi si occupa di organizzazione e innovazione curricolare, per i consigli di classe e per chi si dedica alla sicurezza, il primo soccorso, la prevenzione, etc.

Sarà il collegio docenti a deliberare le iniziative per la formazione dei docenti e queste poi saranno inserite nel Ptof. Nel farlo saranno strumenti utili il RAV (Rapporto di autovalutazione) e il PdM (Piano di miglioramento). Per leggere l'intero comunicato è possibile collegarsi alla seguente pagina web: istruzione.it/allegati/2016/MIURAOODPITREGISTRO_UFFICIALE%28U%290000035_07-01-2016.pdf

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