Per tutti gli studenti in procinto di iscriversi in una facoltà a numero chiuso l’attesa è finita: sono finalmente uscite le date dei test d’ingresso 2016 per le facoltà numero chiuso: Medicina e Odontoiatria aprono le danze, poi Veterinaria, Architettura e Professioni Sanitarie per una tornata di prove selettive che si svolgerà interamente nella prima metà di settembre. Tempo di iniziare a studiare quindi, anche se modalità e contenuti dei test saranno definiti e pubblicati più avanti per mezzo di un successivo decreto. E malgrado la notizia fosse attesa, si riapre la polemica contro le prove di ammissione e il numero chiuso.
Facoltà a numero chiuso: le date dei test nazionali
Il calendario dei test d’ingresso per le facoltà a numero chiuso è stato pubblicato con maggiore anticipo rispetto al passato: si tratta una scelta per “consentire una adeguata informativa agli interessati” e soprattutto per consentire l’organizzazione da parte degli atenei che ospiteranno le prove dei test. La data del test di ammissione a Medicina e Odontoiatria 2016 è fissata al 6 settembre, il giorno successivo, il 7 settembre sarà la volta di tutti gli aspiranti veterinari d’Italia mentre giovedì 8 settembre ci saranno i test nazionali per l’ingresso ad Architettura. La settimana dopo toccherà ai ragazzi che aspirano ad iscriversi alle facoltà di Professioni Sanitarie e coloro intenzionati a seguire il corso di Medicina in inglese, che sosterranno le prove d’ammissione rispettivamente il 13 e il 14 settembre.
Si riaccende la polemica e già si intravedono nuovi ricorsi
La pubblicazione del calendario dei test d’ingresso nazionali 2016 ha però contribuito a riaccendere animi e polemiche sopite. Per l’occasione, l’UdU (Unione degli Universitari) non ha mancato ancora una volta di attaccare tale strumento, considerato non in linea con il diritto allo studio garantito dalla Costituzione.
Sono ancora fresche le sentenze che hanno accolto i ricorsi per gli ultimi test d’ingresso a Medicina da cui, per un banale errore formale, decine e decine di studenti sono stati esclusi. Per non parlare poi delle irregolarità, plichi manomessi, accertamenti anagrafici non rigorosi, fogli scambiati e utilizzo dei cellulari che hanno determinato un trattamento non uniforme per tutti gli studenti nella quasi totalità delle edizioni passate.
Una situazione sulla quale studenti ed associazioni si battono, ma a quasi due anni di distanza dalle dichiarazioni della Giannini in cui si voleva abolire lo strumento del numero chiuso, nulla è cambiato e le prove di ammissione si faranno anche quest’anno.