Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato nei giorni scorsi il calendario delle prove d’ammissione ai corsi ad accesso programmato per l’anno accademico 2016/2017. I test d’ingresso, su cui da ormai molti anni ci sono polemiche, si svolgeranno nel prossimo mese di settembre, con date differenti a seconda della facoltà universitaria. L’attenzione maggiore sarà per quanto concerne Medicina, la cui prova selettiva sarà la prima ad essere effettuata. L’ultima, invece, sarà quella in lingua inglese, nota come IMAT. Di seguito andremo ad illustrarvi il programma dettagliato dei test per il prossimo anno.

Calendario prove d’ammissione alle università a numero chiuso

Il Miur ha definito il calendario dei test d’accesso a quelle facoltà a numero programmato nazionale. Il debutto sarà martedì 6/09, quando saranno chiamati in causa gli aspiranti studenti di medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria. Il giorno successivo, ossia mercoledì 7/09, sarà la volta dei futuri veterinari, mentre giovedì 8/09 toccherà a coloro che vorranno accedere ai corsi di architettura. A questo punto si avrà di mezzo il weekend, dopodiché si riprenderà martedì 13/09 con la prova d’ingresso relativa alle professioni sanitarie; tra queste ci sono ostetricia, fisioterapia, logopedia, etc. Infine, quelli orientati ad immatricolarsi nel corso di medicina in lingua inglese (IMAT), dovranno sostenere il test nella giornata di mercoledì 14/09.

Il Ministero della Pubblica Istruzione non ha ancora comunicato le modalità delle prove, né tanto meno i contenuti. Tutto ciò verrà poi annunciato con un decreto che sarà pubblicato successivamente.

In attesa di aggiornamenti da Stefania Giannini ed i suoi collaboratori, proseguono le proteste da parte delle associazioni studentesche sui test d’ingresso universitari.

Esse ribadiscono da tempo che tali strumenti sono lesivi del diritto allo studio dei ragazzi, come sancito all’interno della Costituzione. La questione rimane sempre molto calda, nonostante le promesse fatte dal Miur in passato relativa all’abolizione di tali prove d’entrata in alcune facoltà. Il ministro ha più volte proposto un’eliminazione, salvo poi fare un passo indietro.

Già l’anno scorso si era parlato di questo, ma poi ci fu regolare svolgimento dei test per poter accedere al nuovo anno accademico a medicina e altri atenei. Venne persino proposto di passare al modello francese, che prevede la selezione dopo un anno di studi, ma ad oggi non vi è nulla di concreto. Prima di lasciarvi, vi invitiamo a seguirci per altri aggiornamenti sul tema scuola e università.