Sono rimasti ancora irrisolti tutti i nodi riguardanti le bozze dei bandi del concorso scuola 2016: al momento dal Miur non si hanno notizie e sembra che il Ministero intenda procedere sulla stessa linea, non recependo di fatto i pareri del CSPI e dei sindacati e delle associazioni che hanno cercato di descrivere le criticità contenute nelle procedure. E così si tratta di mettere in campo il pressing finale affinché le procedure del concorso Scuola vengano modificate: l'onorevole Chimienti del M5S, solitamente vicina alle istanze dei docenti precari, ha messo in campo un'interpellanza urgente con la Giannini nella giornata di venerdì 5 febbraio.
La discussione si terrà alla Camera dei Deputati a partire dalle ore 9. Ecco quali sono le domande che verranno sottoposte all'attenzione del Ministro.
Interpellanza sul concorso scuola 2016
Secondo l'onorevole Silvia Chimienti vi sono alcune questioni urgentissime che riguardano il concorso scuola 2016 – e altre questioni ad esso connesse – e che vanno chiarite quanto prima. L'interpellanza, che si svolgerà venerdì 5 febbraio 2016, avrà al proprio centro le seguenti problematiche:
- in primo luogo, il nodo dei docenti ancora presenti nelle GaE: si chiede al Ministro come si intende procedere in vista delle assunzioni soprattutto per quanto riguarda i docenti della scuola d'infanzia
- in secondo luogo, il nodo delle supplenze annuali: al di là della retorica della supplentite, la Chimienti intende chiedere quante sono state le supplenze di questo tipo assegnate già durante quest'anno
- in terzo luogo, le problematiche connesse al concorso scuola: si chiederà al Ministro come intende seguire i rilievi del CSPI e quali saranno le modifiche alle bozze dei bandi a partire dai vari nodi connessi alla tempistica, alle modalità, ai programmi e alle tabelle dei punteggi aggiuntivi
- quarto punto, la questione dei pensionamenti: si chiede se il numero di posti messi al bando, circa 63mila, basteranno a coprire il turnover generazionale
- infine, il Ministro dovrà rispondere sul nodo della fase transitoria per tutti coloro che non vinceranno il concorso: in parole semplici, come si intende salvaguardare i docenti abilitati
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