Durante la puntata del 10 febbraio della trasmissione "diMartedì" Emiliana Alessandrucci,presidente del Colap, ha lanciato la sua proposta per risolvere il problema della quota 41 reclamata dai lavoratori precoci. Davanti a Paola de Micheli,sottosegretario all'Economia, la Alessandrucci ha ricordato dapprima che Opzione Donna viene pagata dalle donne italiane che scelgono di utilizzarla accettando l'assegno calcolato con il metodo contributivo, quindi ha caldeggiato di adottare lo stesso criterio anche per i lavoratori precoci e, chi volesse andare in pensione, potrebbe farlo con il ricalcolo dei 41 anni con il solo sistema contributivo.
Vista invece la battaglia nella quale sono impegnati i precoci, che chiedono di andare in pensione a 41 anni senza alcuna penalizzazione, questa proposta sicuramente inasprisce gli animi dei lavoratori. Probabilmente otterrebbe più successo l'altra proposta della Alessandrucci, quella di estendere l'accesso a Opzione Donna anche alle italiane iscritte all'INPS con gestione separata.
Poletti e le idee del governo
In una intervista al Mattino Giuliano Poletti conferma che il Governo sta studiando delle proposte valide per sviluppare un'intervento sulle Pensioni entro il 2016: tanto per cambiare mette in evidenza sempre la stessa storiella che le alternative alla riforma sulle pensioni devono avere il placet dell'UE che considera il nostro sistema previdenziale un pilastro per i conti pubblici italiani, quindi inutile porsi delle aspettative se non si è trovato dapprima una soluzione percorribile.
E con questa risposta la riforma delle pensioni sembra essersi nuovamente arenata. Oggi era prevista una nuova riunione del comitato ristretto della Commissione Lavoro a proposito della flessibilità pensionistica: in commissione già da tempo si discute sul come fare per modificare la legge Fornero ma, anche se i deputati hanno inserito le loro richieste, c'è il problema che il Governo fino ad ora non ha ancora manifestato come intende procedere verso la strada della flessibilità.
Intanto i lavoratori precoci non demordono e adesso che i due gruppi si sono uniti nella manifestazione del 18 febbraio intendono ricordare al Governo di aver promesso di affrontare a breve la riforma pensionistica. Ma Renzi ha veramente intenzione di procedere in questa benedetta riforma ?