La realtà che i tg non dicono è che la maggioranza degli italianiè contro le riforme di Renzi e del suo governo rampante. Da Napoli arriva la risposta alla deriva autoritaria e antidemocratica mostrata dall'ex sindaco fiorentino con la nascita ufficiale del comitato promotore nazionale per il referendum abrogativo della legge 107. Presenti all'evento diversi coordinamenti di docenti quali la Lip Scuola e Illumin'italia unitamente a figure di grande prestigio tra i magistrati quali il sindaco di Napoli De Magistris e storici quali il prof. Massimo Villone che hanno scaldato la platea con i loro interventi.

Il comitato promotore si propone di far nascere nel resto del Paese altri comitati per la raccolta firme necessaria ad abrogare intere parti della 107.

I baluardi della Costituzione

E' pericoloso tentare di scavalcare la Costituzione in ossequio ai principi liberisti che hanno ispirato la legge 107. Di fronte a questa deriva autoritaria è necessario ergere dei baluardi a difesa dei principi costituzionali della libertà di insegnamento. Ed alcuni simboli della carta costituzionale, incarnati in un epoca di corruzione e indifferenza quale quella attuale, prendono la parola ed esortano la platea riunita a Napoli per dar vita al contrasto alla legge 107. Per Massimo Villone è necessario tenere bene a mente che che la battaglia contro la 107 è soprattutto una battaglia per la libertà.

Emblematico l'intervento di De Magistris che di fronte ai docenti riuniti a Napoli afferma “da ex magistrato vi dico che finanche la disobbedienza civile serve ed è temuta.”

La parola ai cittadini comuni

Idealmente si collega il neo nascente comitato promotore per abrogare la 107 a quello per il No al Referendum Costituzionale sulla legge Renzi Boschi.

Occorre che a decidere su Comitato di valutazione e alternanza scuola- lavoro siano i protagonisti stessi quali i genitori e gli studenti. Insieme con i docenti per depotenziare una legge frettolosa che aggrava la situazione della scuola italiana che di ben altre riforme avrebbe bisogno. L'obiettivo è raccogliere il numero di firme necessarie per approvare un referendum abrogativo della Renzi-Giannini.