Dicono no a un nuovo anno di annunci e promesse sulla riforma Pensioni e sollecitano all'esecutivo passi in avanti per l'introduzione di nuovi elementi di flessibilità in uscita che possano creare anche nuove opportunità di lavoro per i giovani. I sindacati sono pronti alla mobilitazione unitaria, chiedono al governo di aprire il tavolo di confronto sulla piattaforma sindacale comune. "Non vorremmo che il Governo Renzi - ha affermato in una nota il segretario confederale della Uil riprendesse il balletto del 2015 fatto di annunci sulla volontà di introdurre - ha ricordato Domenico Proietti - la flessibilità d'accesso alla pensione".

Pensioni, la Uil al Governo: consenso unanime tra i gruppi parlamentari

Il sindacalista ha sottolineato che sulla riforma pensioni si "é realizzato un consenso pressoché unanime - ha detto - di tutti i gruppi parlamentari". In effetti, la commissione Lavoro della Camera guidata dal presidente Cesare Damiano è compatta, al di là degli schieramenti politici, sui ddl per la flessibilità in uscita per la pensione anticipata a 62 anni con penalità e sulla Quota 41 per i lavoratori precoci a prescindere dall'età. Secondo il dirigente della Uil attualmente "condizioni di finanza pubblica consentono ampiamente" di inserire nuove forme d'accesso ai prepensionamenti, "in quanto la spesa pura per le pensioni in Italia - ha spiegato Proietti - è al 10,15% del Pil, quindi - ha sottolineato - sotto la media dei paesi europei".

Previdenza, Ugl: tra flessibilità e reversibilità contraddizioni tra atti e parole

Il sindacalista ha concluso la nota ricordando che la Uil, assieme alla Cgil di Susanna Camusso e alla Cisl di Annamaria Furlan, è ancora in attesa di risposte da parte del premier "per poter dare soluzioni concrete - ha sottolineato - alle attese dei lavoratori".

E oltre a Cgil, Cisl e Uil, sul "piede di guerra" per la riforma pensioni anche gli altri sindacati, tra cui l'Ugl che evidenzia le contraddizioni che emergono a Palazzo Chigi sulla questione previdenziale e su quale linea seguire: se un testo di legge ad hoc, se attendere la nuova legge di stabilità rischiando di far slittare ulteriormente i tempi, se seguire la via dell'approvazione dei ddl per la flessibilità in uscita all'esame della commissione Lavoro della Camera dove su vari testi sembra esserci ampia condivisione tra i gruppi parlamentari al di là degli schieramenti politici di appartenenza.

Pensioni di reversibilità, Poletti: nessun taglio, il problema non è mai esistito

"Le parole del sottosegretario Tommaso Nannicini sulla flessibilità in uscita - il responsabile nazionale dell'Ufficio Questioni previdenziali dell'Ugl, Nazzareno Mollicone - per anticipare l'età pensionabile e sull'allarme per il paventato taglio delle pensioni di reversibilità, continuano ad essere - ha sottolineato commentando le dichiarazioni del sottosegretario alla presidenza del Consiglio in contraddizione con gli atti reali del governo". Intanto, smentite su smentite da parte dell'esecutivo arrivano sui presunti tagli alle pensioni di reversibilità. "Il governo, come ampiamente detto dal presidente del Consiglio, dal ministro dell'Economia e da me - ha detto oggi il ministro del Lavoro Giuliano Poletti all'assemblea generale dei delegati della Legacoopsociali - ha ribadito la sua intenzione di non intervenire su questa materia. Il problema - ha sottolineato - non esiste e non esisteva".