Non è certo un ministro nè uno di quelli che dovrebbe amministrare la 'cosa pubblica', fatto sta che le dichiarazioni del presidente INPS Tito Boeri - stando al quale i giovani avranno la pensione e il governo introdurrà la flessibilità in uscita - avevano fatto ben sperare in vista di nuovi importanti passi previdenziali. E invece a stretto giro è arrivata la controreazione di Matteo Renzi, che ha sottolineato come i soldi in questo momento non ci siano. Le ultime news sulle pensioni per precoci ed usuranti aggiornate ad oggi 25 febbraio si rifanno però anche alle parole di Elsa Fornero, che ospite della trasmissione DiMartedì in onda su La7 ha sottolineato come bisognerebbe iniziare 'a compiere un censimento delle situazioni più gravi' per poter poi intervenire a dovere.

Notiziepensioni precoci e usuranti oggi 25 febbraio 2016: Boeri promette la flessibilità e parla dei giovani

'I giovani stiano tranquilli: la pensione ce l’avranno. L’importante è che aumenti la loro consapevolezza fin da subito, fin da prima che entrino nel mondo del lavoro e quindi fin da prima che inizino a versare contributi' ha sottolineato Tito Boeri, stando al quale 'è certamente possibile prevedere un'uscita flessibiledal mondo del lavoro date le particolari caratteristiche del nostro sistema pensionistico'. Per far qualsiasi cosa risulta però indispensabile che il governo Renzi 'attacchi' la politica del solo rigore che al momento appare quella imperante in Europa. Non solo Boeri però: le ultime news sulle pensioni per i lavoratori precoci e per quelli impegnati in attività usuranti aggiornate ad oggi 25 febbraio 2016 si rifanno anche alle amare parole del premier Renzi, stando al quale l'Italia non ha più i margini di azione di una volta.

Riforma pensioni 2016, per Renzi non ci sono soldi: la Fornero tenta di 'umanizzarsi'

Parlando di riforma pensioni 2016 e dunque toccando anche temi connessi a precoci e usuranti il premier Renzi ha voluto sottolineare come la vera questione sia quella delle Pensioni minime, 'tanta gente vive col minimo e fatica ad arrivare a fine mese, è qui che dobbiamo intervenire'.

Però 'l'Italia non può più stampare moneta', ergo non è possibile intervenire perchè di fondi a disposizione non ce nè. Pur ammettendo che sia vero, riforme di questa importanza andrebbero autofinanziate, magari tagliando gli sprechi, magari eliminando parte degli aerei presidenziali, magari tagliando i vitalizi, magari dando una bella sforbiciata a pensioni che arrivano anche a 100.000 euro l'anno per gente che ha versato molto meno.

I cittadini e chi scrive accetterebbero più di buon grado 'scusanti' del genere se solo vedessero dei vividi sforzi di andare oltre e di superare certe difficoltà. Adesso più che mai dato che anche l'ex ministro Fornero ha sottolineato come il provvedimento che reca il proprio nome doveva essere temporaneo e non definitivo. Senza che si tenti di cambiare rotta il pensiero non può che correre al solito bluff studiato ad arte per tenersi buono il popolino. Caro Renzi, di soldi non ne stampiamo più ma abbiamo ancora il potere di legiferare e di intervenire sugli sprechi, quelli veri. Perchè allora non provare per una volta a perseguire il bene comune?