La giornata del 13 marzo 2016 è stata importante nel cammino di protesta contro il concorso scuola 2016 e, in generale, contro le politiche scolastiche connesse alla legge di riforma n. 107 del 2015: c'è stato infatti un convegno organizzato da una delle associazioni più battagliere, il Mida precari, al quale hanno partecipato anche alcuni rappresentanti politici (di differente estrazione politica, da SEL alla Lega Nord, in nome della trasversalità della battaglia), ma soprattutto moltissimi docenti precari che intendono bloccare le procedure concorsuali in quanto lesive della propria dignità.

Il meccanismo del concorso, infatti, prevede, secondo il Mida precari, un (neanche troppo bene) nascosto intento 'punitivo': si tratterebbe, in parole povere, di licenziare il personale che ha portato avanti la Scuola per tantissimi anni, probabilmente i più bui della sua storia recente. Il convegno, a detta degli organizzatori, è stato un successo e la speranza è che possa fungere da base per la costruzione di una piattaforma comune all'interno della quale possano rientrare anche le forze politiche avverse al governo Renzi e a quello che è stato definito il Partito della Nazione, il PD. Intanto, a partecipare al convegno è stato anche l'avvocato Bonetti, che starebbe dando avvio a procedure per impugnare i bandi di concorso, una sorta di 'class action' contro la 'Buona scuola'.

Docenti precari, neoassunti e famiglie: il convegno contro il concorso scuola 2016

Uno dei risultati più importanti del convegno organizzato dal Mida precari sta, secondo gli organizzatori, nella grande partecipazione di politici, precari e docenti neoassunti: si tratterebbe di un segnale confortante di unità del movimento. A partecipare sono stati politici afferenti a SEL, Lega Nord, M5S e FdI-An, tantissimi docenti precari che volevano sapere come agire per adire le vie legali contro i bandi del concorso scuola 2016, ma anche docenti neoassunti nella Fase C, a testimoniare, secondo gli organizzatori, il fallimento assoluto anche del piano assunzionale di Matteo Renzi.

Nel comunicato, il Mida precari ha sottolineato come le ultime parole della Giannini, che ha invitato i precari a non ricorrere contro la grande opportunità di ottenere finalmente l'assunzione data dal concorso, suonino ancora di più come una beffa: l'invito dell'associazione di docenti precari è quella di continuare nelle lotte dal basso contro quello che viene definito senza se e senza ma 'un governo arrogante e incompetente' e di proseguire nella scelta di ricorrere alla giustizia amministrativa attraverso una vera e propria 'class action'. Per aggiornamenti su manifestazioni, convegni e mobilitazioni, e in attesa dello sciopero del 18 marzo 2016, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.