Non si tratterà di merito, ma di buona sorte. Così l'onorevole Silvia Chimienti sottolinea l'inutilità del prossimo concorso a cattedra, considerato come l'ennesimo strumento di propaganda utilizzato dal governo Renzi. Nel corso di un'intervista rilasciata ad Orizzonte Scuola, la deputata del Movimento Cinque Stelle ha ribadito la propria opinione in merito alla prossima maxi selezione che vedrà impegnati almeno 200.000 docenti.

Ultime news scuola, venerdì 11 marzo 2016: 'Sono convinta che non sarà un concorso su base didattica'

'Non sarà un concorso su base didattica, come ci ha voluto lasciare intendere il Miur, sono abbastanza certa che le domande saranno su base disciplinare' ha sottolineato l'onorevole 'grillina' aggiungendo che il concorso verrà superato da chi, in questo mese e mezzo, sacrificherà più tempo alla famiglia e alle sue attività quotidiane.

Non cambierà nulla rispetto al passato, dunque, e ci si chiede quale senso possa avere un concorso che vedrà ai nastri di partenza moltissimi professionisti della scuola che, già da anni, esercitano questa attività. Silvia Chimienti ha il paragone con i medici che stanno operando, con qualcuno che viene ad interrogarli sulle materie dei primi anni di università: in più, tutto questo viene fatto spendendo inutilmente trecento milioni di euro e assumendo solo uno studente su quattro.

Silvia Chimienti 'Docenti abilitati servono, concorso non sarà l'ultima spiaggia'

'I docenti abilitati servono alla scuola' sottolinea l'esponente del M5S, convinta che il concorso non possa essere considerato come l''ultima spiaggia': attraverso una risoluzione in Commissione Cultura, è stata presentata la proposta della fase transitoria che possa tutelare tutti gli insegnanti che non supereranno il concorso, oltre a quelli che hanno più di 36 mesi di servizio.

Il consiglio che l'onorevole Silvia Chimienti si è sentita di dare a tutti coloro che si presenteranno per il concorso, è quello di affrontare il tutto in modo sereno, pienamente consapevoli di aver dato tutto per se stessi e per la scuola.