Le principali testate televisive il martedì lo dedicano alle trasmissioni che parlano di economia e finanza. Sia Rai 3, con la trasmissione Ballarò condotta da Giannini, che LA7, con Di Martedì condotta da Floris, anche questa settimana hanno parlato delle Pensioni.

Di Martedì

Nella puntata di di Martedì i soliti ospiti Cazzola e Alessandrucci, hanno datovita a un dibattito nel quale il tema trattato riguardava i contributi. L'Alessandrucci faceva notare che, se fino a poco fa, il governo aveva chiesto ai lavoratori di pagare i contributi nella misura del 33% adesso non comprendeva perché, per poter aumentare il salario, il governo chiedeva ai lavoratori di perdere un 3% dei contributi da versare.

Questo avrebbe significatoavere una pensione ancora più bassa. Successivamente sono intervenutianche Damiano, Sallusti e il professor Michel Martone della LUISS. Damiano esordiva dicendo che era pronto a presentare un DDL per i lavoratori che effettuano lavori usuranti.

Damiano inoltre diceva che i conti dell'INPS, secondo i suoi riscontri, erano perfettamente in ordine. Il Governo la dovevasmettere di associareinsieme assistenza e previdenza. Nel successivo filmato si comparava la previdenza italiana a quella svedese. In Italia si pagano il 33% di contributi mentre in Svezia si pagano il 18,5 %. Inoltre in Svezia è possibile andare in pensione dai 61 anni fino a 67 e sia i datori di lavoro che lo Stato contribuiscono alla pensione integrativa.

In Italia se un lavoratore investe il TFR in un fondo chiuso il datore di lavoro contribuisce mentre non lo fa quando si tratta di fondo aperto.

Ballarò

Nello studio erano presenti AnnaMaria Furlan, Lamberto Dini e Enrico Zanetti. La Furlan esordiva ricordando che i sindacati avevano inviato una lettera a Renzi per sollecitare la riforma pensionistica.

Lamberto Dini si era detto convinto che il governo dovesseintervenire per risolvere il problema della flessibilità mentre Enrico Zanetti, Vice ministro dell'Economia, chiariva ancora una volta che la flessibilità venivadopo l'abbassamento delle tasse e l'aiuto dello Stato verso chi avevaperso il lavoro. Il collegamento successivo, effettuato da Milano, era incentrato su un manipolo di lavoratori che raccontavano le loro storie.

C'era chi attendeva con ansia di poter andare in pensione a chi chiedeva l'opzione donna. Rimanevanopoi quelli che dopo aver perso il lavoro, erano troppo vecchi per trovarne un'altro, e non avevano ancora l'età per andare in pensione.